Arrivano dal Canada, dall'Argentina, dalla Colombia, da New York. Sono gli alpini delle sezioni estere che si sono radunate in Sant'Ilario per fare il punto della situazione alla presenza del presidente nazionale Corrado Perona, del presidente provinciale Bruno Plucani e di altri dirigenti Ana. A parte qualche disguido legato alle collocazioni spaiate delle varie delegazioni (dovevano alloggiare inizialmente al Ferrhotel, ma la questione profughi ha indotto gli organizzatori, in accordo con il Comune, a scegliere altre sedi), l'assemblea si è risolta in un uno scambio di baci e abbracci tra vecchi amici provenienti dai vari continenti. C'era anche Luigi Covati, presidente della grande sezione d New York (la più grande) tra le altre cose gemellata con Piacenza: "Abbiamo preso altre strade, ma i giorni passati insieme a servire l'esercito italiano non si dimenticano. L'amicizia continua e la portiamo in tutte le città d'Italia. Quando ci troviamo è sempre una grande festa. Qualche anno fa abbiamo avuto il presidente della Provincia di Piacenza, con qualche alpino piacentino abbiamo anche fatto il militare insieme. Piacenza ci ha accolto molto bene, sento sempre l'emozione". Presente anche Gianfranco Chiappo, presidente dell'associazione alpini Colombia: "Piacenza è una bella cittadina, ho già mangiato gelato e tortelli. Per partecipare alle adunate ogni anno spendiamo 4mila euro, ma ne vale sempre la pena. Cementa il nostro spirito". Bruno Roncarati, della sezione Gran Bretagna, la prima fondata all'estero (1928): "La maggior parte di noi è in Inghilterra da mezzo secolo, cerchiamo di frequentare le adunate il più possibile".