Si avvicina il concerto del 30 maggio al teatro Regio di Parma dei Baustelle. Il nuovo tour del gruppo sta facendo tappa nei maggiori teatri d’Italia, registrando grande successo ovunque e restituendo dal vivo tutta l’intensità dei brani del nuovo lavoro, “Fantasma”, eseguiti su disco con il contributo di una sezione fiati. "Fantasma" arriva a quasi tre anni di distanza dal precedente album, l’acclamato “I Mistici dell’Occidente”, che aveva consolidato la band di Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini come una delle più innovative, raffinate e di spessore del panorama musicale italiano. Un album unico – per maturità, qualità e importanza – nella discografia dei Baustelle. Riguardo alla presenza, durante la registrazione dell’album, di un’ orchestra di sessanta elementi, il cantante, Francesco Bianconi, ha raccontato in collegamento telefonico con Radio Sound cosa vuol dire condividere il palco con un ensemble tale: “Nella registrazione del disco non c’è stato un contatto diretto con l’orchestra, invece nei live abbiamo suonato assieme, ed è stata una bellissima emozione.”
Dopo le prime date inaugurali del tour, vissute con l’orchestra, la band continua da sola, cercando comunque di arrangiare i pezzi in una chiave sinfonica.“ Non sono concerti di serie b, solo una scelta condivisa da tutta la band”.
Lo spettacolo è diviso in due parti, una dedicata ai nuovi brani e l’altra nella quale vengono suonati i brani storici, Nella seconda parte abbiamo ripescato anche i pezzi che potevano coincidere con il tema scelto”.
I Baustelle sono soliti realizzare dei veri concept nei loro album, con i quali illustrano un concetto o una storia. “Fantasma” rientra sotto questo aspetto? ”Assolutamente si, di solito accadeva quasi per caso… questa volta, forse per mancanza di ispirazione, abbiamo cercato un tema, quello del tempo e da li abbiamo lavorato sui pezzi.”
Come reagisce il pubblico all’ascolto delle nuove canzoni? “La gente apprezza anche pezzi più complicati o con testi lunghi.. tracce come “Nessuno” e “Radioattività” sono molto apprezzate, pur non avendo l’aspetto di una hit… questo non può che essere una cosa positiva.”