Cimiteri piacentini in un libro, Biagini: “Il passato per uscire dalla crisi”

Lo avevamo presentato come la “Spoon River Piacentina”, anche se “non c’è niente di inventato”, hanno spiegato i loro autori. Si intitola “Ti amerò dal cielo” ed è un volume scritto da Mario Biagini e Ada Pucci. Un lavoro importante, perché in quattro anni sono riusciti a recensire oltre 300 cimiteri del territorio, salvando dall’oblio alcune delle più belle iscrizioni sepolcrali.

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"Da tempo, girando con mia moglie, copiavamo le iscrizioni particolari che ci colpivano – ha spiegato Biagini – e alla fine, dopo averne raccolte oltre 400, abbiamo deciso di raccoglierle in un libro”.

Una ricerca sistematica, “non pensando che fossero così tante”, che ha il merito di storicizzare un patrimonio che, altrimenti, andrebbe perduto nel tempo. “Le più toccanti riguardano i bambini, perché ora ne muoiono meno, invece in passato con la mortalità infantile superiore ce ne sono moltissime e tenerissime. Poi delle giovani madri morte di parto, militati scomparsi in guerra e anche i preti trucidati dai tedeschi. Ci sono anche epigrafi molto strane in cui è difficile sapere cos’è successo, purtroppo qui il tempo ci ha anticipato per comprenderne il significato” ha detto l’autore.

Il volume “Ti amerò dal cielo. Iscrizioni sepolcrali nei cimiteri del Piacentino” (Nuova Editrice Berti) verrà presentato oggi pomeriggio alle 17.30 alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, alla presenza degli autori e interverranno il sindaco Paolo Dosi, l’assessore alla cultura Tiziana Albasi e Fausto Fiorentini.

Nel libro, dove riportano anche una breve descrizione del cimitero, hanno compiuto un’operazione importante per quanto riguarda la salvaguardia di un patrimonio culturale come le lapidi delle sepolture che spesso sono destinate ad essere distrutte quando hanno terminato il loro ciclo.

Diverse le motivazioni di quest’ultimo libro: “Era da tempo, confessa l’autore, che pensavo ad un’opera del genere,  convinto che è importante che le memorie non vadano distrutte. Sinché un popolo ama e difende le sue memorie, fatte anche di castelli, di chiese, di palazzi e di cascine agricole, neppure il fenomeno più devastante riuscirà a cambiare la faccia della sua nazione. E’ dunque in questa prospettiva che è stato pensato il presente lavoro. Non sappiamo quale sarà il futuro dei nostri cimiteri –  nessuno per ora è in grado di dirlo. Perciò desideriamo conservare, almeno sulla carta, un certo numero di iscrizioni sepolcrali, nella consapevolezza che purtroppo gran parte di esse ha i giorni contati”.

Il dottor Mario Biagini, originario di Rimini, è a Piacenza da quarant’anni: medico, è stato responsabile dell’ufficio di igiene pubblica. L’altra autrice della pubblicazione, Ada  Pucci, è la moglie del dottor Biagini: originaria di Pesaro, dal 1971 è a Piacenza dove ha insegnato lettere in diverse scuole medie superiori.

Biagini non è nuovo alle cronache letterarie: nel 2003  ha pubblicato il libro “Storia di Alina”, nel 2007 “Il Passatore” e nel 2009 “Melisina”. Sono romanzi, che pur avendo sempre uno stretto rapporto con la realtà, si sviluppano secondo uno schema fantastico.