Che fossero passati i ladri era evidente: mancava il televisore, mancava l'oro, mancavano i contanti. Ma il vero problema è che mancavano anche la porta e le finestre. Mancavano nel senso che qualcuno aveva fisicamente smurato gli infissi e se li era portati via lasciando la casa sguarnita, aperta. Un episodio a dir poco anomalo che accadeva a Ferragosto del 2010, data in cui gli inquilini dell'appartamento in questione – in via Balestrazzi, zona via Veneto – hanno sporto denuncia ai carabinieri di Piacenza. Di lì a qualche giorno i contorni della vicenda sono diventati più chiari e, di passaggio in passaggio (siamo in Italia, ci vogliono anni), si è chiusa l'indagine e si è arrivati in Tribunale per l'udienza preliminare: il giudice Giuseppe Bersani ha rinviato a giudizio i padroni dell'appartamento, madre e figlio. L'accusa è furto aggravato in concorso tra loro.
Morale, a portare via le porte e le finestre della casa di via Balestrazzi sarebbero stati gli stessi proprietari stufi del fatto che gli inquilini non pagassero l'affitto: un debito di un paio di migliaia di euro, a quanto pare. Il processo inizierà il prossimo 6 giugno e in aula si sfideranno le rispettive parti: l'avvocato Laura Ruscio che assiste gli inquilini, e che si è costituita parte civile nel corso dell'udienza davanti al gip, e l'avvocato Maria Elena Concarotti che assiste i padroni di casa.
Secondo l'avvocato Ruscio il danno subìto dagli inquilini è largamente superiore al debito che questi ultimi avevano nei confronti dei proprietari; un debito provocato, in buona sostanza, dalla crisi che aveva ridotto di molto il lavoro e quindi le entrate del capofamiglia, e di conseguenza era da qualche mese che non riusciva a pagare l'affitto. Si tratta di un operaio di 42 anni che viveva in via Balestrazzi con la moglie e i due figli e che sempre nel 2010 si era visto recapitare a casa la notifica di una procedura di sfratto. Era estate e per qualche giorno, stando alla sua denuncia, aveva deciso di andare in Valtrebbia. Al suo ritorno – il giorno di Ferragosto – la sgradevole sorpresa oggetto, poi, della denuncia in questione e di una successiva integrazione perché, a quanto pare, non mancavano solo gli infissi ma tantissime cose all'interno dell'appartamento comprese le ricevute dei pagamenti delle rate d'affitto. Tutte circostanze che andranno dimostrate davanti al giudice monocratico tra poco più di un mese. Nel frattempo l'inquilino e la sua famiglia sono tornati nella terra natale: la Sardegna.