“Su 180 almeno la metà non sapeva che il mercato si sarebbe fatto”. E’ la segnalazione dell’Anva Confesercenti, riguardante il tradizionale mercato cittadino, che nei giorni dell’Adunata nazionale degli alpini si sposterà dal centro a via Tramello e via Maculani. In programma l’11 maggio, pare che però non fosse stato comunicato a tutti, che infatti credevano non si sarebbe svolto. “Rimarchiamo con una certa irritazione – afferma il presidente, Alberto Ferretti – che ad oggi non ci sia ancora una comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione della decisione di spostare il mercato. L’unica informazione pervenuta su questa inedita collocazione è stato l’articolo apparso negli ultimi giorni sulla stampa da parte di un esponente di un altro sindacato di categoria. Appare evidente che ciò è decisamente irrituale e non corretto nei confronti delle altre associazioni di categoria e degli altri operatori”.
Secondo Ferretti l’amministrazione aveva deciso lo spostamento del mercato del mercoledì precedente l’adunata del 10-12 maggio sul Facsal e la sospensione del mercato di sabato 11: “Questa indicazione ha così convinto molti ambulanti piacentini a partecipare alla fiera commerciale che per 3 giorni si svolgerà sul Facsal – aggiunge il presidente Anva – con un esborso economico da parte dei partecipanti decisamente importante. E’ evidente che cambiare le regole quando la partita è iniziata favorisce una parte rispetto all’altra e quest’ultima potrebbe avere danni economici da questa decisione. Non ci stupiremmo se fossero avanzate comunicazione di annullamento da parte di alcuni partecipanti con relativa richiesta danni. Ma quello che preoccupa il nostro sindacato – conclude – è la sensazione che le decisioni in materia di pianificazione e politica commerciale, almeno in questo caso, siano state prese in maniera superficiale e condizionate da fattori esterni dall’amministrazione e senza coinvolgere tutti i soggetti portatori di interessi e di diritti e crea un pericoloso precedente per future manifestazioni su area pubblica. E questo è inammissibile”.