Rdb, segnali positivi: commesse in crescita e 25 milioni dall’Unione Europea

Il giorno 19 aprile si è svolto presso la sede sita in Pontenure l’incontro tra i Commissari Straordinari del Gruppo RDB e le OO.SS. Nazionali, Territoriali e i Delegati aziendali. L’azienda, attraverso i Commissari Straordinari, ha comunicato di essere impegnata nella gestione delle attività del Gruppo, riuscendo a ottenere, a oggi, un fatturato e un acquisito di circa 5 mln di euro, superiore allo stesso periodo dello scorso anno dove il fatturato si attestava intorno ai 3 mln di euro e l’azienda era “in bonis” e non in Amministrazione Straordinaria. Questo risultato si ottiene sommando la quota di fatturato/portafoglio ordini relativa al Nord, che si aggira su 1 mln e mezzo, e quella relativa al Sud, che si attesta sui 3 mln e mezzo. Il dato sottolinea le difficoltà che incontrano gli stabilimenti del Nord, che scontano i noti problemi di un mercato che è in piena crisi di domanda e di prodotti di difficile collocazione dal lato dell’offerta, ai quali fanno da contraltare la vivacità del mercato e il clima migliore nel quale si inseriscono gli stabilimenti del Sud. Incoraggiante per gli stabilimenti del Nord è il fatto che, nonostante la drammatica situazione di mercato, sono in una fase “calda” della trattativa nuove commesse per 5 mln di euro.

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I Commissari Straordinari hanno espresso in maniera palese di essere contrari a “spezzettare” l’azienda, affermando che gli stabilimenti di Piacenza – Valmontana, Verona –Caldiero, Teramo – Tortoreto e Caserta – Bellona, attualmente coinvolti nella produzione, rappresentano un “unicum” che non conviene separare i quanto funzionali alla copertura di tutto il territorio nazionale. Particolarmente positiva è la situazione degli stabilimenti di Tortoreto, dove sono impegnati in produzione tutti i lavoratori, e di Bellona che ha visto aumentare gli occupati diminuendo il numero di lavoratori sospesi in CIGS. Sul piano commerciale si è concretizzato il rafforzamento della forza vendita col rientro definitivo di uno storico venditore che coprirà un’area fondamentale come il Piemonte, non escludendo un eventuale estensione della sua zona di presidio; si è inoltre ripristinato il servizio di telemarketing, importante in funzione di “link” con gli agenti e un conseguente aumento delle vendite. Importante è anche, nelle intenzioni dei Commissari, quello di recuperare come area di vendita una zona strategica come quella romana (Latina, Roma e Frosinone).

Di fondamentale importanza è la notizia che la Commissione Europea ha finalmente dato il via libera per la garanzia dello Stato sulla linea di finanziamento di 25 mln di euro a RDB, per la quale il Ministero del Tesoro ha garantito la sussistenza e la disponibilità dei fondi. Per poter usufruire in concreto del finanziamento serve l’erogazione da parte di un istituto bancario, e, allo stato, risultano essere interessati una banca nazionale e una locale.

Il punto sulle manifestazioni di interesse all’acquisto della RDB SpA e delle sue controllate, appare al momento l’unica criticità riguardo la situazione globale. Quelle pervenute o esplorate, al momento, risultano essere o provenienti da soggetti anch’essi in forti difficoltà economiche e societarie, e di conseguenza poco credibili e affidabili, oppure sono allo stadio di meri contatti informali. Le situazioni delle controllate Terrecotte e RDB Hebel si pongono agli estremi opposti. La prima, oltre a inserirsi in un tremendo contesto di mercato, sconta una grande difficoltà anche sul tipo di prodotto che è di difficile collocazione sul mercato, e laddove a Cadeo ci fosse necessità di produrre temporaneamente, si farebbe ripartire il forno vecchio. Preoccupati di questa condizione abbiamo chiesto particolare attenzione e qualche soluzione, anche di tipo commerciale, per la Terrecotte. Situazione molto favorevole, invece, per RDB Hebel, dove i lavori di bonifica per l’eliminazione dell’amianto sono al 70/80%, stimando in 15 giorni circa di lavori per il completamento della nuova copertura. Inoltre, con un investimento in due tranche di finanziamenti successivi di 900 mila e 700 mila euro è stato attuato il “revamping" degli impianti, dove si prevede la ripresa della produzione e del lavoro per gli inizi di giugno. Si attende solamente l’autorizzazione del Ministero per la locazione delle proprietà in capo a Italcementi. Molto ottimismo, inoltre, desta la domanda per la tipologia di prodotto commercializzato dalla Hebel, in quanto il “Gasbeton” è un prodotto di alta qualità con caratteristiche attraenti per tutto il mercato del Sud e con alto potenziale di sviluppo nel Centro e nelle Isole. "Rimaniamo in attesa di un incontro col Ministero del Lavoro per una verifica degli ammortizzatori sociali da mettere in campo per la copertura dei lavoratori non in produzione" commenta Mario Paolo Carrera della Filca Cisl.