Sesso con una 13enne: arrestato 27enne sposato, padre e amico di famiglia

Ha ammesso, anche se parzialmente, di aver avuto rapporti sessuali completi con una minorenne di soli 13 anni. Con le accuse di atti sessuali con minore e' quindi stato arrestato – e il gip ha gia' emesso il decreto di giudizio immediato – un 27enne (sposato e padre di famiglia) che ora si trova in carcere alle Novate ed e' gia' stato interrogato.

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L'episodio si e' consumato in un paese della Valdarda, dove i due abitavano e avevano rapporti di amicizia familiare. E' stato proprio questo legame che ha portato il ragazzo, sposato con figli e senza precedenti penali, ad avere maggiore liberta' di azione nel convincere la giovanissima a concedersi a lui. La famiglia della 13enne, infatti, con spesso accade, a causa del lavoro si era rivolta ai genitori del 27enne per potergli tenere in carico la figlia per alcune ore durante la giornata.

E' in quel lasso di tempo che il ragazzo ha prima fatto alcune avances alla ragazzina, prima rifiutate e in seguito accettate, che si sono tramutate in rapporti sessuali completi. Nessuna violenza, hanno pero' assicurato gli agenti della Squadra mobile, sezione minori, che in mattinata hanno reso noti i dettagli dell'indagine, coordinata dal pm Emilio Pisante. Gli accertamenti, particolarmente delicati visti i rapporti in corso tra famiglie dei due protagonisti, si sono svolti grazie alla collaborazione dei servizi sociali.

E proprio una educatrice e' stata la prima ad accorgerei, forse per le voci che circolavano tra gli amici della 13enne che qualcosa non andava e ha fatto la prima segnalazione alla polizia. Ne e' emerso che il 27enne ha consumato questi rapporti, accertati anche grazie alla sua confessione, dall'estate dl 2012 fino agli inizi del 2013.

Lui, sfruttando il rapporto di affidamento che i genitori della giovane avevano con i suoi, ha prima adescato l'adolescente con promesse di costruire una storia insieme duratura, nonostante fosse gia' sposato e poi e' riuscito nell'intento di consumare rapporti sessuali. Appena venuta a sapere della vicenda, la madre ha querelato il giovane. Anche per questo gli investigatori non sospettano che in famiglia qualcuno sapesse quanto accadeva tra i due. Anche con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e verifiche sui cellulari dei due, la polizia postale ha dato il proprio contributo alle indagini. Ora il 27enne, che ha collaborato ma gli inquirenti pensano che sia stato in parte reticente, rischia una pena che va dai 5 ai 10 di reclusione. La 13enne invece si trova ancora in una struttura protetta, nella quale sta seguendo un percorso di recupero per metabolizzare l'accaduto e poter tornare ad una vita normale. Lei, inizialmente reticente nel collaborare perche' invaghita del ragazzo, alla fine si e' accorta di essere stata sfruttata. Del caso ora si occupa il Tribunale dei minori di Bologna.