Sabato 27 aprile alle 21, ad ingresso gratuito al Cinema – Teatro Parrocchiale di San Nicolò a Trebbia (Piacenza) si terrà una Conferenza-Proiezione intitolata "AIDA di GIUSEPPE VERDI : Fasto, Munumentalità e Rito", in occasione dell' Anno del Bicentenario Verdiano 1813 / 2013.
Questa manifestazione è la prima di un ciclo di conferenze- proiezioni che avrà come conferenziere il noto musicologo e pianista piacentino Mario Genesi. Le prolusioni del musicologo saranno intervallate dalla proiezione di immagini di una fastosa edizione dell'opera lirica verdiana diretta dal M° E. Mazendorfer e tenutasi all'aperto , non in un teatro storico di tradizione. Il musicologo Genesi oltre alla laurea conseguita col massimo dei voti all' Università Statale di Bologna, ha all'attivo anche studi musicali tenuti con vari docenti fra cui il pianista Umberto Finazzi assieme al quale ha conseguito il diploma di perfezionamento nell'accompagnamento dei cantanti lirici e degli strumentisti solisti. Genesi ha all'attivo un centinaio di conferenze tenute in sedi prestigiose: Sala Maffaeiana del Teatro Filarmonico di Verona; Sala Ulisse della Facoltà di Lettere dell' Università di Bologna; Istituto Leone XIII di Milano; a Parma al Conservatorio "A.Boito",alla Biblioteca Palatina, al Museo Archeologico, alla Pinacoteca Stuard, all' Istituto Toschi e nella sede RAITRE di Roma.
Musicologo militante, ha pubblicato la ricostruzione di numerose composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart, fra cui la partitura dell'opera lasciata incompleta K 430 "Lo SPoso Deluso". Ha pubblicato la Storia della Musica del seminario maschile alberoniano di Piacenza dal Settecento al Novecento nel 2011, mentre le Edizioni Musicali Carrara di Bergamo hanno nell'ultimo decennio edito numerose collezioni di suoi volumi per organo, molte delle quali eseguite da vari organisti italiani. Ultimamente sta andando in stampa un suo Catalogo degli Strumenti Musicali del Museo dell' Accademia Gerundia di Lodi. Ha pubblicato numerosi saggi di musicologia piacentina,in quanto tiene alla valorizzazione dei beni musicali della propria città. Recentemente ha anche donato alla Discoteca di Stato di Roma, in modo da porlo a disposizione degli studiosi, un fondo musicale discografico ereditato dal nonno paterno suo omonimo . Si tratta di dischi storici degli Anni Trenta facenti parte della dotazione famigliare e trasmessi fra le generazioni.