Sempre più studenti e sempre meno insegnanti. E’ in estrema sintesi la foto, emersa dal Report statistico sul sistema scolastico nella provincia di Piacenza. I dati sono stati esposti in mattinata, nella sala Consiglio di via Garibaldi.
Piacenza, per esempio, si caratterizza per avere una scuola con una percentuale di studenti stranieri doppia rispetto alla media italiana. Quella piacentina è comunque una istruzione diffusa in 42 Comuni, con un servizio di tempo pieno che, a differenza delle province che lo hanno soppresso, è ancora presente e con duecento istituti aperti e 37mila studenti in totale.
I dati del Report riportano l’incidenza media degli studenti con cittadinanza non italiana sulla popolazione scolastica piacentina che è pari al 18.9%, ma supera il 30% in cinque istituzioni scolastiche e in quaranta scuole del Piacentino. Tra il 2008 e il 2011 si è registrato un decremento di 281 unità pari al 9%; nel 2012 si è verificato un lieve aumento di 26 unità. Le scuole dell’infanzia contano il maggior numero di plessi, e cioè 105, presenti in 42 Comuni (32 nella città, 73 nei restanti Comuni). Vi sono iscritti 7.060 bambini, pari al 94,7 per cento dei residenti tra i 3 e i 5 anni. La scolarizzazione scende al 77,2 per cento tra gli iscritti con cittadinanza non italiana. Gli iscritti nei licei sono il 48,1 per cento, un valore più alto di due punti percentuali rispetto alla media nazionale e di otto punti rispetto alla media regionale.
Presenti questa mattina nella sala consiliare di corso Garibaldi, Luciano Rondanini, dirigente dell’Ufficio XIV ambito territoriale per la provincia di Piacenza, Teresa Andena, presidente dell’Associazione delle scuole autonome piacentine (Asapi), Paola Schiavi della Provincia di Piacenza, Pierpaolo Triani dell’Università Cattolica, Giancarlo Cerini dell’Ufficio scolastico regionale e Stefano Molina, dirigente di ricerca Fondazione Agnelli di Torino.