L’avvistamento di un oggetto volante non identificato avvenuto la mattina dello scorso 26 marzo nei pressi di Travo, di cui abbiamo dato notizia alcuni giorni fa, ha creato grande sensazione: il fatto è stato seguito dal Cun, il centro Ufologico Nazionale, e dall’associazione Spazio Tesla, che ha incontrato i testimoni dell’evento. Ne abbiamo parlato con Alberto Negri, rappresentante di Spazio Tesla, durante il programma “Taxi Driver” di Radio Sound.
“Sì: il fatto è avvenuto il 26 marzo in val Trebbia, nella zona di Travo, un punto dove storicamente avvengono avvistamenti interessanti. Alle 6.10 del mattino un intero nucleo famigliare ha visto questo oggetto volante: attraverso Elvio Fiorentini – referente di zona del Cun, siamo stati interpellati anche noi di Spazio Tesla.”
In questo caso si parla di un avvistamento importante: non è durato pochi istanti ma addirittura alcuni minuti…
“Quattro o cinque minuti di avvistamento di un oggetto tridimensionale: non è il classico ufo a “piatti rovesciati” ma ricorda la croce Ankh, un antico simbolo egizio dei sacerdoti, una croce con un anello alla sua sommità. Era in movimento, secondo i testimoni all’altezza di circa 200 metri dal suolo, ad una distanza di circa 400 o 600 metri. Però è bene dire che in questi casi è sempre molto difficile stimare le distanze. Procedeva molto lentamente da nord est verso sud ovest, verso le montagne, alle spalle dell’abitato di Travo. I testimoni ritengono avesse un’altezza di circa 3 metri, 2 e mezzo di larghezza e uno spessore di un metro e mezzo: anche in questo caso bisogna tener conto del fatto che queste misure sono state percepite da circa 200 o 300 metri. Aveva un color argilla, o ferro arruginito, con una conformazione corrugata come quella di una pietra, con parti che potevano sembrare accartocciate e metalliche.”
Queste persone sono riuscite a scattare immagini di questo oggetto?
“No. Ovviamente c’è stato grande stupore, tra quelle persone: da qui probabilmente la difficoltà – nell’era dei telefonini e degli I-phone – di scattare foto. Uno dei testimoni ha invece recuperato un binocolo ed ha riferito che l’oggetto era così grande da non riuscire ad inquadrarlo completamente. Inoltre, uno dei testimoni ha dichiarato che uno degli orologi digitali di casa ha iniziato a segnare il tempo diversamente, come se si fosse verificato il cosiddetto “fattore Oz”, una sospensione momentanea del tempo. E questo è un primo fatto anomalo molto interessante: il secondo è che un altro testimone ha detto d’aver avvertito una strana sensazione di tranquillità, quindi non provava paura, nessun timore per l’incontro con questo oggetto, come se ci fosse stata una trasmissione “telepatica” di quanto stava accadendo. Particolare non indifferente: questa persona sinora s’era detta sempre molto scettica, riguardo a questi fenomeni!”
Non hanno scattato immagini, ma sono stati realizzati dei disegni, di quanto visto…
“Abbiamo fatto dei disegni in base alla loro testimonianza e un modellino di gomma modellabile, che riporta fedelmente la struttura dell’oggetto”.
Potete vedere le immagini realizzate, in allegato a questo articolo.