Crisi del settore agricolo, nel 2012 chiuse 322 imprese a Piacenza

In Emilia Romagna nell’ultimo trimestre del 2012 le vendite dei prodotti alimentari al dettaglio hanno subito un duro colpo, con un calo del 7,7 per cento, e gli esercizi commerciali al dettaglio hanno avuto, secondo Unioncamere, un saldo negativo di 1.735 negozi. A Piacenza, nel 2012 sono state 322 le cessazioni di imprese agricole (55 di queste cessazioni sono state eseguite d'ufficio), così come verificato nei registri della Camera di commercio. Proprio per reagire a questo trand negativo raddoppia la rete di vendita diretta delle botteghe di Campagna Amica organizzata dagli agricoltori di Coldiretti. “Mercoledì 24 aprile, sottolinea il Presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, apriranno 10 nuovi punti vendita, in ogni provincia da Piacenza a Rimini, che, in aggiunta a quelle già aperte, porteranno a 19 le botteghe dove i consumatori potranno acquistare prodotti italiani certificati. Le 19 botteghe si andranno così ad affiancare alle 631 aziende agricole e ai 157 mercati di Campagna Amica che nella nostra regione garantiscono l'origine nazionale del prodotto sia nel fresco, sia nel trasformato, sotto il controllo di un ente terzo. Abbiamo aperto nuove Botteghe e continueremo ad ampliare la rete di Campagna Amica perché ce lo chiedono i consumatori, perché con loro abbiamo firmato un “patto”; perché la nostra è una rete leale, vera, sincera, giusta, trasparente e coerente e i nostri cittadini sanno che dietro alla bandiera gialla di Coldiretti ci sono gli stessi produttori che ci mettono la faccia”.

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La possibilità di acquistare attraverso la rete dei punti vendita di Campagna Amica prodotti che non devono percorrere lunghe distanze con mezzi inquinanti è il contributo che Coldiretti Emilia Romagna dà alla Giornata della Terra (Earth Day) 2013, per sensibilizzare il consumatore sulla necessità di ridurre i comportamenti che aumentano l'inquinamento e i fattori di cambiamento climatico.

“L'acquisto di prodotti locali secondo la loro stagione,  ricorda Bisi, contribuisce a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, perché si evita di portare sulle proprie tavole alimenti che provengono dall'altro emisfero, che comportano forti emissioni di CO2 a causa dei lunghi trasporti. Un esempio significativo e sul quale riflettere: per trasportare un chilogrammo di ciliegie dall'Argentina per un distanza di 11.200 chilometri si immettono nell'aria 15,5 Kg di anidride carbonica. Un quantitativo enorme su cui riflettere. Ne va davvero del nostro futuro e di quello dei nostri figli. Quando acquistiamo ciliegie o fragole a Natale dobbiamo renderci conto del grave impatto che ha sull’ambiente. Ognuno di noi può contribuire a ridurre le emissioni e questi sono i piccoli ma fondamentali gesti che possiamo fare. Informare il consumatore sulle conseguenze che stanno dietro ad ogni loro gesto è indispensabile per la sopravvivenza dell’intero territorio”.

Proprio per questo invitiamo tutti i cittadini a partecipare agli eventi che il 24 aprile organizziamo sul nostro territorio. Alle ore 10.30 in via  Pomello 23 a Castelvetro Piacentino verrà inaugurata la nuova Bottega di Campagna Amica presso l’azienda di Mazzocchi Alessandro e alle 16.30 presso la Bottega di Piacenza in via Colombo 35 “il matrimonio tra i salumi e i formaggi piacentini”.

“Le Botteghe, conclude Bisi, insieme con il resto della rete di Campagna Amica (vendita diretta in azienda, mercati, agriturismi), costituiscono un vantaggio sia per i produttori sia per i consumatori. I primi, che nella catena distributiva tradizionale ricavano solo 17 centesimi per ogni euro speso al consumo, nella vendita diretta possono aumentare la loro parte di reddito senza pesare sulle tasche dei consumatori. Questi ultimi, da parte loro, hanno l'opportunità di acquistare prodotti sicuramente italiani con il miglior rapporto qualità/prezzo.

In questo modo, aziende, botteghe e mercati di Campagna Amica contribuiscono a creare nuove economie e nuova occupazione e costituiscono un impegno per battere inefficienze e speculazioni che finiscono sempre per esser pagati proprio dal primo e dall'ultimo anello della filiera alimentare”.