Un uomo, un sovrano con il dominio sulla terra, era infatti Imperatore d’ Austria e Re apostolico d’ Ungheria, ma con gli occhi del colore del cielo, rivolti al cielo fino alla fine dei suoi giorni. “Gesù mio, sia fatta la tua volontà” sono state le sue ultime parole prima di ritornare al Padre.
Oggi a Piacenza è stata ricordata la figura del Beato Carlo D’ Austria, nipote di Francesco Ferdinando, ucciso a Sarajevo il 28 giugno 1914. Proprio in seguito a quello che la storia ricorda come l’ attentato di Sarajevo, prese il via la prima guerra mondiale e l’ Arciduca Carlo, allora 27 enne, divenne il nuovo erede al trono.
L’ impero Austro-Ungarico perse la guerra e, in seguito, Carlo venne esiliato nell’isola portoghese di Madeira dove morì all’età di soli 34 anni a causa di una broncopolmonite non curata. Non abbandonò mai la fede che lo accompagnò per tutta la sua esistenza, fino al momento della sua morte.
Il 3 ottobre 2004, Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato beato ed ha ricordato il suo esempio, anche di lungimiranza politica. Il Pontefice ha detto che “Carlo doveva essere un modello per noi tutti, soprattutto per quelli che oggi hanno in Europa la responsabilità politica”.
Carlo d’Asburgo, ultimo imperatore d’Austria e ultimo Re d’Ungheria. Era in qualche modo legato anche alla nostra città, essendo stato sposato con Zita, figlia di Roberto di Borbone Parma, ultimo titolare del Ducato di Parma e Piacenza.
La sua figura è stata commemorata oggi nella nostra città nel corso di una S. Messa in rito romano tradizionale, nella chiesetta di S.Giorgino in Sopramuro, celebrata da Don Romano Pozzi, Assistente Ecclesiastico della Gebetsliga piacentina.
La Gebetsliga è un gruppo di preghiera che, con l’ approvazione del vescovo, Mons. Gianni Ambrosio, è stata avviata anche nella nostra città ed è stata presentata nel corso di un incontro svoltosi alle 11 presso la Famiglia Piasenteina.
L’ unione di preghiera ha tra i propri scopi quello di aiutare i propri appartenenti a seguire Cristo nello spirito della vita del Beato Carlo I° d’Austria ricercando e seguendo nella vita quotidiana la Volontà del Signore, adoperarsi per la Pace, la Riconciliazione e la Giustizia, offrire Riconciliazione per tutte le ingiustizie avvenute nella storia chiedendo perdono per esse al Signore attraverso la preghiera, l’impegno verso il prossimo ed il sacrificio, difendere la causa della prossima santificazione del Beato Carlo.
Attualmente l’Unione sostiene anche il processo di beatificazione della Serva di Dio, l’Imperatrice Zita di Borbone-Parma, moglie di Carlo.
Nel corso dell’ incontro è stato trattato un tema caro all’ Imperatore e cioè l’ Europa.
La sua figura politica è stata lungimirante,se vista con occhi moderni, così come ha ricordato il Prof. Maurizio Dossena, delegato della Gebetsliga piacentina. Carlo I è stato un fautore della pace tra i popoli e promotore di una Europa unita.
Alla Messa e all’ incontro ha partecipato il nipote di Carlo, Sua Altezza Imperiale Reale l’ Arciduca Martino D’Asburgo-Este.