Due giorni di sciopero nel commercio indetti per il 25 aprile e il Primo maggio. Sono state previste unitariamente da Cgil, Cisl e Uil anche a Piacenza, le 48 ore in cui i sindacati chiederanno di incrociare le braccia. Gli obiettivi di sviluppo e occupazione non sono stati raggiunti dall’ultimo governo Monti (in particolare la liberalizzazione degli orari), per questo i sindacati si sono orientati per la forma di protesta che portera’ i quasi 8mila occupati nel settore del commercio a scioperare. “Non chiediamo ai ristoranti di chiedere la domenica, quanto ai centri commerciali – ha spiegato Fiorenzo Molinari della Cgil – perche’ pensiamo che i giorni di riposo siano da salvaguardare, occupando di piu’ il centro storico e gli esercizi commerciali che vi operano”. Secondo Cgil, Cisl e Uil, che hanno operato un sopralluogo sul territorio in questi mesi, “le condizioni di lavoro dei dipendenti sono peggiorare, soprattutto tra le donne occupate”.
La difesa della Festa della Liberazione del 25 aprile e della Festa dei lavoratori del Primo Maggio è quindi una priorità per i segretari confederali provinciali di Filcams Cgil, Fiorenzo Molinari; Fisascat Cisl, Michele Vaghini e Uiltucs-Uil, Vincenzo Guerriero presenti alla conferenza stampa, o anche qualcosa di più: “E’ una battagia culturale – hanno spiegato – non si possono passare le domeniche nei centri commerciali”.