Dal nostro inviato Nico Genovese – Ieri era difficilissimo muoversi tra gli stand, come raccontano gli espositori piacentini al Vinitaly 2013. Complice la bella giornata di ieri e il fatto che fosse domenica, numerose sono state le presenze che hanno affollato, letteralmente, i padiglioni della rassegna vinicola internazionale.
94 mila metri quadri di superficie, occupati da 4255 espositori, oltre 140 mila visitatori stimati e quasi 2500 giornalisti accreditati, questi alcuni dei numeri della 47^ edizione di Vinitaly in corso a Verona.
Da oggi l’ attenzione è dedicata alla clientela professionale con incontri B2B tra produttori e buyers. Un ruolo importante lo giocano anche i vini piacentini che si mettono in mostra all’ interno del padiglione della Regione Emilia-Romagna.
Assieme ai nostri vini più tipici, alcuni dei quali sono stati premiati ieri nel corso di una cerimonia svoltasi a conclusione del 20^ concorso enologico internazionale, vi sono i salumi che ben si accompagnano, formando un mix di gusto e profumo inimitabile.
Riconoscimenti, dunque, per i nostri vini che sono citati anche dalle guide del settore: il territorio piacentino secondo le guide 2013 è terra di grandi passiti.
L’Espresso premia il Vin Santo di Vigoleno di Lusignani mentre Slow Wine riconosce il titolo di Grande Vino al Malvasia Passito del Negrese, e quello di vino “Slow” al Vin Santo Albarola di Barattieri per il fatto di abbinare al risultato organolettico un’attenzione massima all’ambiente nel processo produttivo e prezzi non proibitivi.
Luca Maroni e AIS Bibenda puntano invece sul Gutturnio Superiore Vignamorello della Tosa.
Proprio Maroni ha premiato anche una Malvasia Dolce prodotta dalle Cantine “Il Poggiarello” che hanno ricevuto anche altri riconoscimenti in Canada con la Malvasia secca, uno dei vini più tipici del nostro territorio e in Russia una medaglia d’ oro, sempre con una Malvasia.
“Per noi è importantissimo vincre premi con vini riconducibili al territorio piacentino – dice ai nostri microfoni Massimo Perini della Cantina “Il Poggiarello” – ed è importante per noi che il vino piacentino giri in Italia e nel mondo”.
LA POSIZIONE DELL’ASSESSORE PROVINCIALE ALL’AGRICOLTURA MANUEL GHIRARDELLI
“Nonostante il periodo di difficoltà economica moltissimi visitatori e addetti ai lavori hanno raggiunto il Salone internazionale del Vino e dei distillati: un’affluenza significativa e importante per i produttori locali che, soprattutto negli ultimi anni, hanno saputo far crescere la propria attività. La qualità del vino piacentino si conferma alta: occorre lavorare al massimo sulla promozione del prodotto al di fuori dei confini provinciali, anche attraverso vetrine preziose e uniche come è il Vinitaly”.