DITELO ALL’ATTORE: Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa 2012/2013 del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti
Martedì 16 aprile 2013 – ore 17,30 – Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza incontro con TATO RUSSO e la COMPAGNIA in scena con “Il fu Mattia Pascal”, regia di Tato Russo, produzione Il Teatro di Tato Russo.
Tato Russo e la compagnia in scena con “Il fu Mattia Pascal” incontreranno il pubblico di Piacenza martedì 16 aprile alle ore 17.30 al Teatro Comunale Filodrammatici. L’ingresso è gratuito. L’appuntamento chiude l’edizione 2012/2013 di “Ditelo all’attore”, il ciclo di incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale curato dal giornalista e critico teatrale Enrico Marcotti e organizzato da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano nell’ambito del progetto “Informazione Teatrale”.
La rielaborazione teatrale di uno dei più celebri romanzi di Luigi Pirandello, “Il fu Mattia Pascal”, sarà raccontata e spiegata dallo stesso drammaturgo, interprete e regista, sicuramente una delle figure più innovative della scena italiana, e dagli attori della sua compagnia: una chiave di lettura preziosa e unica per poter apprezzare ancora di più l’attualita e la contemporaneità di uno dei classici della nostra letteratura.
Tato Russo, regista, drammaturgo, poeta, musicista, attore, talento multiforme della scena drammatica nazionale, è, tra gli esponenti del teatro italiano del dopoguerra, sicuramente tra i primi in assoluto. È nato a Napoli nel 1947. Laureato con lode in giurisprudenza ha studiato recitazione a Roma con Wanda Capodaglio.
Ha debuttato in teatro nel 1970. Dopo molte esperienze in compagnie nazionali, ha fondato nel 1974 la compagnia Gli Ipocriti. E nel 1976 la Compagnia Nuova Commedia.
Ha collaborato alla creazione di circuiti teatrali (Consorzio Teatro Campania) e alla creazione di festivalsteatrali (Dyonisie di Pompei, MagnaGrecia di Taranto, Pianeta Spettacolo, IschiaPlayIsland), alla riapertura del Teatro delle Arti, del Teatro Diana, infine del meraviglioso Teatro Bellini di Napoli, al rilancio di altre strutture della Campania.
Per 21 anni direttore artistico del Teatro Bellini di Napoli e per 12 anni del Teatro Comunale di Viterbo, già consigliere del Teatro di Roma e vicepresidente del Consorzio Teatro Campania.
Regista e interprete di particolarissime riscritture: La Tempesta, Sogno di una notte di mezza estate, Amleto, La commedia degli equivoci, L’opera da tre soldi, Il candelaio, Scugnizza, Hotel Excelsior, ‘O munaciello, Palummella zompa e vola, Irma la dolce, Cafè chantant, Socrate immaginario, Le stanze del castello, e tante altre.
Di lui si ricordano, come autore teatrale, i successi di Il paese degli idioti, Week end, Munziù Munnèzz, La parolaccia, Il sessantotto, Mi faccio una cooperativa, Troppi santi in paradiso, La partita a poker, L’uovo di carnevale, Cappuccetto blu, La commedia della fame, Ballata e morte di un capitano del popolo, e delle opere musicali: Masaniello, Viva Diego, I Promessi Sposi, Il ritratto di Dorian Gray. Autore dei romanzi Samba del coniglio uomo e La stanza dei sentimenti perduti ha pubblicato quattordici raccolte di poesie: Cient’ e una notte dint’ a una notte, Scippe e scarte, Scarafunnera, Mater dolorosa, Teste di croci, Mmescafrangesca, Sotto e ncoppa, Momenti e maledizioni, Ancora mi innamorano gli sguardi, La felicità nella coda dei cani, Seminando il grano, C’è vita sulla terra, Esercizi Spirituali, Antichi Segni.
È del 1995 la prima edizione di “Tutto il Teatro di Tato Russo”, in tre volumi nei quali sono pubblicate molte opere ancora non rappresentate. Con la sua compagnia è stato ospitato in Russia, in Francia, in Tunisia, in Grecia, in Svizzera, a Cuba, partecipando a molti festival internazionali. Al Globe Theatre di Londra è l’unico attore italiano a figurare nella galleria di ritratti dei celebri interpreti shakespeariani.
Vincitore di innumerevoli premi teatrali, è considerato per la sua versatilità e per la sua fantasia uno degli ingegni più innovativi del teatro di questo dopoguerra. Nel giugno 2004 è stato insignito della onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica.