Telecom, vertice in Provincia. Paparo: “Chiederemo un incontro all’azienda”

Si è tenuto questa mattina l’incontro nella sede della Provincia a Palazzo Garibaldi sulla vicenda Telecom. La sede piacentina, infatti, insieme ad altre 46 in tutta Italia, sta per chiudere per volere dell’azienda. A rischio i posti di lavoro di 36 dipendenti, quasi tutte donne. Per loro si prospettano due possibili soluzioni dopo la messa in mobilità: da una parte il trasferimento nella sede di Milano, dall’altra la possibilità di continuare il proprio impiego da casa attraverso il sistema del telelavoro. Ipotesi, entrambe che non soddisfano la Cgil e in particolare Mattea Cambria: “Trasferendosi a Milano la vita delle impiegate si complicherebbe non poco dovendo rispettare anche i turni serali e notturni. Con il telelavoro la vita sociale si annullerebbe totalmente ritrovandosi sì a casa, ma con orari prolungati e la videosorveglianza via web cam da parte dell’azienda. Non sono ipotesi che si possano prendere in considerazione. L’obiettivo è restare a Piacenza o cimunque in città limitrofe e più comode come Cremona. I lavoratori hanno addirittura proposto di convertire i loro incarichi pur di restare a Piacenza”. Non è un caso che al tavolo di questa mattina in Provincia siano intervenuti non solo gli assessori provinciali e comunali al lavoro, rispettivamente Andrea Paparo e Luigi Rabuffi, ma anche Katia Tarasconi assessore alle Pari Opportunità.

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L’assessore Paparo parla di un incontro soprattutto informativo in cui i lavoratori e la Cgil hanno illustrato il problema alle rappresentanze amministrative. Al termine è stata presa la decisione di chiedere un incontro all’azienda: “Vogliamo capire quali siano le possibili alternative per le lavoratrici, quali strade si possano percorrere per salvaguardare le loro professionalità ed evitare l’ennesimo impoverimento lavorativo sul nostro territorio. In altre parole abbiamo intenzione di dare il via ad un tavolo di confronto con Telecom per arrivare alla migliore tutela possibile per i dipendenti”. Ancora non è stata fissata auna data per questo vertice, anche perché si dovrà aspettare l’ok dell’azienda.