A Piacenza, come in tutte le città italiane è stata la festa della Liberazione. Si è celebrato il 62esimo anniversario. Il programma della giornata è stato molto fitto e ha visto una grande partecipazione popolare, una presenza massiccia che non si verificava da anni . Le commemorazioni sono iniziate alle 9.30 con il tradizionale corteo che è partito dal liceo scientifico Respighi. Poi piazza Cavalli è stata teatro dei discorsi celebrativi delle autorità e della deposizione delle corone d’alloro al sacrario dei caduti. Il sindaco Roberto Reggi ha ricordato come la Costituzione italiana sia ancora un punto di riferimento Verso le 11, la celebrazione religiosa in S. Francesco presenziata da Mons. Luciano Monari, Vescovo di Piacenza. In Piazza c’è stato il concerto della banda Ponchielli. Nel pomeriggio i festeggiamenti sono proseguiti con la "festa d’aprile" in varie piazze e punti della città. Gran finale ieri sera con il concerto dei Modena City Ramblers. Ma al dì là delle celebrazioni e delle manifestazioni, il 25 aprile è una data storica attorno alla quale siamo chiamati tutti a riflettere, ha sottolineato anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: un’occasione per riflettere sulla nostra democrazia lasciando da parte, almeno per un giorno, gli strumentalismi e le divisioni della politica che purtroppo non sono mancate anche a Piacenza.