Anche per Pasqua la famiglia la fa da padrona. Una tradizione culturale, quella del pranzo festivo in famiglia, che varca i confini del Natale e si conferma una delle primissime scelte degli italiani, specie durante le festività religiose. In un paese che tarda a disgregare il nucleo famigliare – tantissimi gli over 20 che vivono ancora con i genitori – Piacenza non è da meno e , complici le difficoltà economiche, saranno tantissimi i cittadini a passare il weekend pasquale con i propri parenti, a casa o in trattoria, ma sempre all’interno dei confini provinciali.
Menù variabile, ma sempre nel solco della tradizione. Un primo di anolini o di lasagne, seguito da arrosti di carne, colomba e uovo di Pasqua. Pochissimi gli amanti dell’agnello, non solo per questione di gusti, ma anche per motivi etici legati alla salvaguardia dei cuccioli di animale.
Niente vacanze nelle città d’arte dunque, né voli internazionali, anzi. Qualcuno ne approfitterà per fare lo straordinario al lavoro e rimpinguare lo stipendio. Come già ampiamente riscontrabile dai nostri precedenti sondaggi, le festività da ormai un paio di anni a questa parte, non vengono più viste come grandi occasioni di svago. Si respira piuttosto un clima di rassegnazione, condito dalla consapevolezza di dover stringere la cinghia per superare il difficile momento economico.