Acqua, Piacenza prepara la gestione pubblica e le vie legali contro Iren

L’assessore all’ambiente di Reggio Emilia Mirko Tutino ospite del consiglio locale di Atersir che si è tenuto questa mattina al Palazzo della Provincia di Piacenza. Tutino è stato chiamato per illustrare il percorso che ha portato Reggio ad abbandonare la gestione privata, nella fattispecie Iren, per passare ad una gestione pubblica dell’acqua: “L’assemblea dei sindaci, il 21 dicembre 2012 e il 26 marzo 2013, ha approvato la scelta di costituire un soggetto pubblico, ora dobbiamo lavorare per costituirlo” ha detto Tutino. “Iren a Reggio ha lavorato bene mantenendo una qualità del servizio alta, ma c’è il problema di mantenere alti anche gli investimenti: una volta una multiutility come Iren dava questa possibilità perché garantiva vari investimenti di cui poteva godere anche il settore idrico. Oggi non è più così perché gli investimenti in campo ambientale o energetico sono meno garantiti di quelli nel campo dell’acqua. Da qui deriva che l’istituzione di un soggetto autonomo che operi solo sull’idrico consente per il futuro di effettuare gli investimenti necessari”.

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Dopo l’audizione di Tutino, il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi e i sindaci del territorio riuniti a Palazzo Garibaldi sono tornati a discutere dell’ipotesi di intraprendere lo stesso percorso anche nel nostro territorio. Nei fatti non è stato votato nulla ma è stata confermata la volontà di prendere in considerazione seriamente il passaggio ad una gestione pubblica, volontà già espressa nei consigli precedenti. In altre parole, la Provincia di Piacenza, i sindaci e il Comune di Piacenza sono intenzionati ad escludere Iren dalla gestione dei servizi idrici. Prima di individuare una prossima società privata saranno avviate delle indagini per valutare la fattibilità tecnica ed economica circa l’affidamento della gestione ad un soggetto pubblico. Inoltre si darà mandato all’ufficio di Presidenza di Atersir di istituire un tavolo tecnico a coordinamento dello studio. L’indirizzo quindi sembrerebbe proprio l’abbandono della gestione privata.

Altro capitolo. Tutino ha dichiarato che a Reggio Emilia Iren ha mantenuto una qualità del servizio alta e che il divorzio è stato semplicemente dovuto ad una convenienza tecnica ed economica. A Piacenza i rapporti tra la multiutility e gli enti locali sono molto più deteriorati. Profondo è il disappunto dei sindaci e del presidente della Provincia Trespidi verso l’atteggiamento di Iren che avrebbe promesso oltre 14 milioni di euro di investimenti senza però averli mai effettuati. Da qui l’intenzione di intraprendere le vie legali verso la società. Il consiglio si è espresso di nuovo a favore di questa ipotesi comunicando la volontà di incaricare Atersir regionale di procedere ad un approfondimento circa tale possibilità. Solo il Comune di Piacenza, come già si era detto, non parteciperà alla causa essendo socio di Iren.