Volevano tutti lei, facevano la fila per “averla” e nel giro di poco si è sparsa la voce della ragazzina che si prostituiva sulla strada per Cortemaggiore: era detta “La spagnolina”. Quando i poliziotti l’hanno fermata per l’identificazione, però, si è guardata dal dire la sua età: forse temeva ritorsioni da parte dei suoi sfruttatori. Morale, è stata portata in questura e poco più tardi l’esame delle ossa del polso ha rivelato, con uno scarsissimo margine d’errore, i suoi 15 anni. E si prostutuiva già da un po’ sulle strade del Piacentino. Romena d’origine, è stata presa in consegna dai poliziotti e affidata a una struttura protetta dei servizi sociali. Dalla quale, però, è sparita tre giorni dopo e ora non si sa dove sia.
Accadeva due anni fa. In questi giorni, invece, si è aperto ufficialmente il processo a carico delle due persone accusate di sfruttamento della prostituzione proprio ai danni della minorenne ora irreperibile. Si tratta di due romeni, un uomo di 31 anni e una ragazza di 21, entrambi già finiti nei guai per lo stesso reato: hanno patteggiato 3 anni e 4 mesi lui e un anno e 10 mesi lei per lo sfruttamento di due connazionali, queste però maggiorenni (sebbene di poco: 19 anni una delle due).
La vicenda con la ragazzina, però, fa scattare il reato di sfruttamento della prostituzione minorile e la competenza passa a Bologna. Lo si è stabilito in aula, ieri, di fronte al collegio formato dai giudici Italo Ghitti, Maurizio Boselli ed Elena Stoppini. Ma visto che era presente solo uno degli imputati, l’uomo, l’udienza è stata aggiornata per consentire la notifica del nuovo provvedimento con il cambio di competenza all’altra imputata.