Oggi se celebra ufficialmente nella prestigiosa cornice della sala consiliare della Provincia di via Garibaldi la prima edizione del premio Padre Gherardo 2013, un premio dedicato alla sussidiarietà e nato per iniziativa della Provincia e in particolare del presidente Massimo Trespidi dopo una visita, lo scorso anno, nella sede della Casa del Fanciullo.
Una prima edizione che va, per decisione unanime della commissione, all’associazione Le Querce di Mamre e a don Pietro Cesena, parroco di Borgotrebbia, anima dell’associazione stessa. Diecimila euro alla onlus, dunque, e un’effige scultorea in legno realizzata da Paolo Perotti consegnata personalmente a don Cesena. «In una società di vecchi e di sterili, in una società in crisi, che si sta corrompendo, scopriamo che invece c’è un mare di vita che va sostenuta, va aiutata – dice don Pietro, di fronte alla commissione del premio e di fronte a una platea fatta di appartenenti al mondo delle associazioni e di giornalisti – Siamo morti se le istituzioni dicono “abortisci” a una ragazza sola e spaventata che si trova a dover partorire da sola. Dovevamo per forza fare qualcosa e quando lo si fa, arrivano i segni. Stavamo cercando una casa ed eravamo in difficoltà, davvero non sapevamo più dove sbattere la testa. Un mese e mezzo fa un signore mi dice che ha un appartamento che ci può mettere a disposizione e poco dopo arriva il premio. Un segno, dico io. E quindi ecco che riusciamo a prendere i mobili e ad aprile potrà essere utilizzato». Ma don Cesena, ancora con il pesante premio in mano e di fianco al presidente Trespidi, non ha ancora concluso il suo intervento; si volta e rivolgendosi direttamente alla commissione dice: «Grazie di cuore per quello che avete fatto e per il premio; certo che se voi delle fondazioni cacciaste qualcosa in più sarebbe decisamente meglio. Credetemi, se aiutate le associazioni di volontariato, pur controllandole, ci mancherebbe, aiutate tutta una nuova economia, viva e concreta. Quindi grazie, e coraggio».
Assegno consegnato, dunque, scultura anche e strette di mano. Poco prima il presidente della Provincia Massimo Trespidi aveva introdotto la premiazione spiegando come è nata questa iniziativa e presentandone i protagonisti.
«Alla base della sussidiarietà c’è il valore della singola persona e della sua libertà – ha detto Trespidi – Il compito della politica è di essere amica della vita, di essere un sostegno reale di chi ci dà testimonianza autentica di una vita che è in atto, che dà frutti, che promuove esperienze per il bene comune; come è stata la Casa del Fanciullo di Padre Gherardo. Questo premio vuole essere anche l’occasione straordinaria per far conoscere quel bellissimo patrimonio di bene e di bello che Piacenza custodisce, che a Piacenza c’è e agisce molto spesso nel silenzio, senza i clamori delle prime pagine dei giornali. Ed è soprattutto in un momento di crisi, che non è solo economica ma è anche di crisi morale, è in un momento come questo che poter guardare ad esperienze così significative è davvero importante».
A questo premio hanno partecipato numerosi enti e associazioni: Agave, Andrea e i corsari della Maratona, il Circolino, la Parrocchia San Fiorenzo di Fiorenzuola, il Comune di Gossolengo, il Comune di Pecorara, Fondazione San Benedetto, Mondo aperto, l’associazione Dalla parte dei Bambini, associazione Pecorara gente, Oltre l’autismo, cooperativa Des tacum.
Il consiglio e la commissione hanno dunque deciso di assegnare il premio alle Querce di Mamre, un’associazione «che nasce dal bisogno di accoglienza della vita» dice Trespidi. E prosegue: «A Piacenza mancava un punto di riferimento per le ragazze che si ritrovano a dover affrontare una gravidanza in solitaria e che spesso non possono fare altro che abortire. C’era un vuoto. L’incontro decisivo è stato con una ragazza-madre di Perugia aiutata a riavvicinarsi alla sua famiglia e poi la nascita di una bellissima bambina che ha dato il via a un’esperienza oggi importante».
La commissione che ha assegnato il premio è composta dal prefetto, dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dal presidente della Banca di Piacenza, della casa del Fanciullo, dal vescovo, dal presidente degli Alpini, dal presidente della Fondazione Casa del fanciullo.
L’assegno di 10mila euro, consegnato dal presidente Riccò della Fondazione Casa del Fanciullo a Clara Pulzoni, presidente dell’associazione Le Querce di Mamre.