Cinquemila firme contro la centralina a San Salvatore. Domani la mozione

I comitati e movimenti in difesa di San Salvatore si mobilitano. Domani in Provincia, verrà infatti votato l’ordine del giorno che riguarda il progetto della centralina idroelettrica in uno dei luoghi più belli e protetti della Valtrebbia. Per questo sono pronti ancora una volta a manifestare. Come annuncia il comunicato del comitato No Tube: “Domani, Lunedi 25, in consiglio provinciale verrà votato all’unanimità l’ordine del giorno di contrarietà al progetto della centrale di San Salvatore già approvato dai capigruppo , un ‘altra importante tappa per bloccare la centrale idroelettrica sui meandri del fiume Trebbia. Il comitato Salviamo San Salvatore invita tutti gli amanti del fiume a assistere al Consiglio.

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L’appuntamento è davanti alla sede della Provincia,in Via Garuibaldi 50, dalle 16,30 alle 18,30 per un sit in appoggio all’ordine del giorno ed ai consiglieri provinciali che lo voteranno .

L’invito delle associazioni e comitati è quello di venire in tanti per far vedere quanto questo progetto assurdo è osteggiato da tutti i piacentini che sono convinti , al contrario del proponente, che San Salvatore ed i suoi meandri debbano restare cosi come sono, e cioè uno dei tratti più belli del trebbia ed a maggiore valenza ambientale.

Si resta sempre esterrefatti di fronte ad affermazioni come quelle scritte dall’ingegner Friburgo in risposta alla lettera aperta del Consigliere Carini, quando afferma che il progetto porterà lavoro e valore aggiunto alla valle e non avrà alcun impatto ambientale.

Ma di quali posti di lavoro si sta parlando?

È noto a tutti che gli impianti di questo tipo sono di fatto completamente automatizzati e che i lavori di costruzione e sbancamento vengono di solito appaltati a ditte di fiducia esterne al territorio, secondo la logica degli appalti al minor prezzo. Se tutto va bene in valle verrebbero creati ben due posti di lavoro! Non è certo per beneficenza al territorio il motivo per il quale si vuole costruire la centrale , ma per mero lucro. Ma soprattutto affermare che il progetto non porterà alcun impatto ambientale e migliorerà il Trebbia significa distorcere nella sostanza la realtà dei fatti .

Un edificio di 600 mq, una strada di accesso all’impianto che sbanca una parte del versante, l’innalzamento di un manufatto che andrebbe a creare un bacino artificiale che allagherebbe i meravigliosi meandri di San Salvatore sono una sostanziale ed indiscutibile modifica del fiume ed impatto sulla finestra tettonica di Bobbio.

Tutti i piacentini lo hanno capito, cittadini, amministratori, politici, e lo hanno capito così chiaramente da aver firmato in oltre 5000 per dire no al progetto! E la raccolta è ancora in corso con l’obbiettivo di superare le 10000 firme !

La richiesta a Provincia e Regione é chiara a tutti , bocciare il progetto e fermare la devastazione di uno dei luoghi più belli del nord Italia, dal valore simbolico e sacrale per i piacentini probabilmente incomprensibile per un progettista estraneo al territorio

Il territorio piacentino non vuole la centrale a San Salvatore, il messaggio è arrivato chiaro al progettista: ritiri il progetto!”