Bakery: i play off sono distanti, ma non ancora svaniti”

I play off sono lontani, ma la Bakery non vuole mollare l’obiettivo e anche sabato 23 marzo alle 21 a Lecco cercherà di portare a casa quel successo che le permetterebbe di continuare ad inseguire il sogno di partecipare agli spareggi promozione. “Il nostro obiettivo è credecri ancora – sottolinea Coach Coppeta – non mollare sarebbe un segnale importante!”

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Pensando ai play off, viene sempre in mente l’inizio di campionato…

“Pensare a quei momenti ci da sempre lo stimolo per fare meglio. All’inizio abbiamo peccato di ingenuità dimostrando dei limiti caratteriali, ma adesso visto il grande girone di ritorno sono convinto che la nostra classifica attuale non sia consona al livello della squadra”.

Che squadra è Lecco?

“Un buon quintetto con elementi di valore e esperienza. Un organico completo anche perché il sesto e settimo uomo sono di valore. L’unica pecca può essere solo la poca continuità durante i 40 minuti, ma hanno grande qualità e lo hanno dimostrando anche all’andata riuscendo a recuperare il punteggio quando sembrava finita”.

Il capitano Davide Giudici:

Mancano 6 partite alla fine della stagione: cosa aspettarsi da esse?

“Se guardiamo la classifica credo che la “pratica salvezza” possa essere archiviata, mentre il raggiungimento dei playoff è sicuramente una “mission impossible”. Se però dovessimo vincere lo scontro diretto con Costa Volpino, ribaltando la differenza canestri di 10 punti, potremmo riaccendere la speranza contando anche su un eventuale contraccolpo psicologico dei bergamaschi. Classifica a parte credo che la squadra, in questo girone di ritorno che ci vedrebbe primi in classifica, abbia ancora voglia di stupire e di cancellare definitivamente l’onta delle nove sconfitte consecutive iniziali. Personalmente mi sono fissato tre obiettivi, che elenco in ordine decrescente di difficoltà: chiudere il campionato con lo stesso numero di vittorie e sconfitte (per fare ciò dovremmo vincerne almeno 5 su 6); se dovessimo restare fuori dai playoff vorrei almeno arrivare primo tra gli esclusi dalla griglia; vincere tutte le partite che restano da giocare davanti al nostro pubblico.”

Prossimo match a Lecco, all’andata fu il primo successo stagionale. Come vedi questa squadra?

“Lecco schiera tre giocatori tra i migliori del campionato: Angiolini, Giadini e Gambolati. Attorno a loro c’è un gruppo giovane che, risultati e statistiche alla mano, è cresciuto molto nel corso dell’anno. Angiolini, nonostante i suoi quarant’anni, resta un attaccante formidabile; lo scorso anno, nei primi mesi in cui ha vestito la maglia Bakery, non è riuscito ad esprimere il proprio potenziale per motivi extra-cestistici, ma tecnicamente ho visto pochi giocatori forti come lui. Maurizio Giadini, che ha vinto uno scudetto con Varese nel 1999 e alle spalle ha anni di esperienze tra Serie A e DNB ad alto livello, è un altro giocatore determinante, anche se non più giovanissimo, basti dire che può giocare playmaker nonostante i due metri di altezza. Gambolati, classe 1981, è un lungo molto solido, viene schierato spesso sotto canestro ma è molto pericoloso anche dal perimetro, ottimo rimbalzista, è il classico giocatore che tutte le squadre vorrebbero, anche per l’intensità che mette in campo. La chiave della partita sarà limitare offensivamente questi tre veterani e cercare di alzare i ritmi in attacco per stancarli prima possibile nell’arco dei quaranta minuti.”

Cos’è scoccato in questa Bakery nel girone di ritorno?

“L’arrivo di Mauro Bonaiuti, oltre ad alzare tantissimo il livello tecnico, ha portato tranquillità in un gruppo che sembrava smarrito dal punto di vista psicologico, lo dimostra il fatto che la squadra ha poi vinto partite difficili anche senza di lui. Allo stesso tempo abbiamo recuperato al 100% Alessandro Garfofalo, giocatore a dir poco devastante per questa categoria. Infine coach Coppeta ha iniziato a mischiare le carte, schierando spesso Giosuè da guardia e il sottoscritto da playmaker, cambiando i quintetti di volta in volta per adattarsi meglio alle caratteristiche dell’avversario, ordinando una difesa aggressiva a tutto campo che alzasse i ritmi. Credo quindi che proprio l’attitudine difensiva, sensibilmente aumentata da parte di tutti dopo le prime sconfitte, sia stata la chiave di volta più importante per dare una scossa al nostro campionato.”

Parliamo della tua ultima partita, perfetta sotto ogni aspetto. Quali le tue sensazioni in campo?

“Dopo pochi istanti di gioco mi sono avvicinato a Giosuè sussurrandogli di darmi una mano perchè mi sentivo un po’ “sfasato”. Poi ho segnato un bel canestro da tre punti a pochi secondi dal termine dei 24″, quando si tira senza pressione, e da lì in poi non ho più sbagliato, complice anche la difesa non certo asfissiante di Bassano. Capitano le giornate in cui il canestro sembra più largo ma nel mio caso la vera novità è stata prendermi qualche tiro, a volte dovrei osare di più in attacco come coach Coppeta mi chiede da inizio anno. Mi fa piacere aver contribuito ad una bella vittoria con percentuali perfette, ma la mia partita ideale resta quella in cui difendo durissimo e metto in ritmo i compagni nella metà campo offensiva, le statistiche personali non mi interessano più di tanto.”

Come giudichi finora il tuo campionato, e quello della tua squadra?

“Dopo le prime giornate che possiamo definire di “assestamento”, ho avuto un confronto molto trasparente con Coach Coppeta, in cui gli ho espresso le mie sensazioni sia riguardo alla squadra che all’utilizzo del sottoscritto. Claudio ha avuto il grande merito di saper ascoltare e ha iniziato ad impiegarmi nel ruolo a me più congeniale. In quel momento il mio campionato è iniziato davvero e anche quello della squadra (complice naturalmente l’arrivo di Bonaiuti e il pieno recupero di Alessandro Garofalo). Sono quindi molto orgoglioso dello spazio che sono riuscito a ritagliarmi anche in DNB e vedere che i compagni, protagonisti di tanti campionati anche in categorie superiori, hanno fiducia e stima nei miei confronti è una sensazione bellissima. La mia sfida quotidiana è mantenere viva questa sensazione, lavorando con il sorriso ma sempre con intensità durante la settimana.”