Un lungo elenco composto da oltre 900 nomi ha scandito il corteo che questo pomeriggio si è mosso dall’ inizio del Pubblico Passeggio, davanti al Liceo Respighi per arrivare fino in Piazza Cavalli.
Qui si è vissuto l’ attimo più toccante, con una sorpresa dedicata a Margherita Asta, intervenuta sia questa mattina all’ incontro in S. Ilario, che al corteo di questo pomeriggio.
Margherita era poco più che una bambina quando un’ auto-bomba destinata a uccidere il giudice Carlo Palermo, falciò la vita della sua giovane mamma, Barbara, e dei suoi due fratellini gemelli, Giuseppe e Salvatore, di 6 anni. Il fatto di cronaca, tristemente noto, come la strage di Pizzolungo ricorda come siano state molte anche le vittime inconsapevoli per mano mafiosa di chi si trovava, cioè, ad essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Toccanti i tre momenti in cui il corteo ha effettuato altrettante soste: davanti ai Carabinieri di via Beverora dove il Colonnello Rota Gelpi, sugli attenti, ha ascoltato la prima parte del lungo, triste elenco dei morti di mafia. La seconda parte davanti alla Questura e infine davanti alla Prefettura, prima di giungere in Piazza Cavalli.