Nuovo incontro del ciclo “Verso il teatro d’ombre: figure, testo, spazio” rivolto ad insegnanti, educatori ed animatori e curato da Nicoletta Garioni: appuntamento all’Officina delle Ombre di Piacenza.
Si tratta della seconda annualità del percorso di formazione “Dal fumetto al teatro d’ombre” proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e da Associazione Amici del Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Il ciclo, che ha preso il via il 12 marzo, proseguirà fino al 23 aprile, sempre il martedì pomeriggio alle ore 17. Gli incontri, di carattere teorico-pratico, durano circa due ore e mezza.
Il laboratorio affronta le modalità di traduzione della struttura narrativa a sequenze tipica del fumetto nel teatro d’ombre e nello spazio tridimensionale della scena. I partecipanti, guidati da Nicoletta Garioni, impareranno a conoscere le tappe da attraversare a partire dal fumetto per raggiungere la sintesi del teatro d’ombre. Prendendo spunto dall’opera di un autore si analizzeranno gli specifici passaggi che ne rendono possibile la sua rappresentazione scenica. La storia raccontata per avventure disegnate verrà quindi riletta attraverso il linguaggio delle ombre.
«Per iniziare a lavorare sull’opera di un autore – spiega la curatrice del progetto Nicoletta Garioni – è necessario tradurre la sua specifica struttura narrativa in una drammaturgia per il teatro delle ombre, ossia iniziare un processo fatto di scelte che considerino i vari aspetti legati alla creazione di uno spettacolo. Due domande in costante dialettica saranno alla base di questo laboratorio: Cosa raccontare della storia? Come raccontarla? Cercheremo di capire cosa ci interessa e qual è il nostro punto di vista, quali parti della storia si prestano ad essere tradotte in ombra e quali necessitano invece di un altro linguaggio».
Il percorso si svilupperà analizzando come le scelte operate si concretizzano in personaggi e materiali d’ombra e quali relazioni si stabiliscono fra sagome, animatore e spazio scenico ove si svolge l’azione.
Analisi teoriche e realizzazioni pratiche si alterneranno durante il percorso al fine di fornire i necessari spunti di riflessione ai partecipanti. Le sagome e i materiali d’ombra che saranno progettati e realizzati nel corso del laboratorio rappresentano la risposta concreta ai quesiti che ci si propone di indagare.