Il Consiglio di Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e i rifiuti) si e’ aperto, a sorpresa, con l’appello del Comitato Acqua bene comune. La sua rappresentante Barbara Martucci e’ stata invitata dal presidente della Provincia Massimo Trespidi ad aprire la seduta. Un chiaro segno di “strappo” con la multiutility dell’energia, con la quale i rapporti si sono fatti sempre piu’ tesi dopo che i sindaci del Piacentino in accordo con l’ente di via Garibaldi avevano lamentato inadempienze e mancati investimenti sul territorio. Martucci ha naturalmente ribadito ribadito la linea del Comitato, che chiede una gestione completamente pubblica del servizio idrico.
In seguito ha preso la parola il presidente della Provincia, nel suo ruolo di coordinatore del Consiglio di Atersir, il quale ha ricordato le inadempienze di Iren: “Ammontano a 13 milioni di euro in due anni, 20011/2012. Inoltre l’atteggiamento avuto dall’azienda non aiuta. Per questo credo sia il momento di intraprendere una strada ben definita. Anche nella lettera inviata oggi ci prende in giro”.
Dopo l’intervento di alcuni sindaci del territorio, e’ stato messo al voto l’indirizzo se consentire o meno all’ufficio di presidenza di continuare a valutare una causa legale con Iren. Tutti i sindaci hanno votato a favore, tranne Piacenza. Il sindaco Paolo Dosi ha spiegato che “nel nostro caso specifico sarebbe come fare causa a se stessi, visto il rapporto che abbiamo con la multiutility. Ci asterremo, anche se in linea generale siamo d’accordo con quanto deliberera’ il Consiglio di Atersir”.