E’ decisamente un momento positivo per Sal Da Vinci: il cantante partenopeo sta girando l’Italia con lo spettacolo teatrale che prende spunto dall’ultimo album “E’ che gira il mondo”, ha da poco terminato di girare a Londra un video-clip in chiave “spy story” per il prossimo singolo (in uscita ad aprile) e sabato 16 marzo partirà per Montreal, dove condividerà il palcoscenico con Arisa. Radio Sound l’ha contattato telefonicamente, mentre era imbottigliato nel traffico della sua Napoli: è stata l’occasione per farsi raccontare lo spunto principale del suo disco, poi tradotto negli spettacoli teatrali che lo vedono anche alle prese con momenti di recitazione.
“Il disco racconta tutti i possibili viaggi dell’amore, dalla scoperta all’abbandono, dall’emozione dell’incontro alla nostalgia del ricordo. Si parte dall’amore di coppia per elevarsi poi fino all’amore universale, abbracciando l’amore per la vita, l’amore per la nostra essenza e le nostre radici, l’amore per le differenze, l’amore per gli ultimi».
Dove hai trovato l’ispirazione per questi brani? Hai pescato dalle tue esperienze personali o hai raccolto i racconti di altre persone?
“Le canzoni sono nate sull’onda della sincerità, quella sincerità figlia della strada che risuona con tanta passione nell’anima e nella voce di Sal. È un disco di speranza, che vuole avvicinare la gente in un momento in cui tutto sembra volerla dividere”.