Analisi e dibattito sulle violazioni del codice della strada. E’ il tema della commissione iniziata da poco nella sala del Consiglio comunale di Piacenza; una commissione convocata dal presidente Guglielmo Zucconi il quale ha deciso di introdurre il tema – tra i più sentiti in città in questo periodo, soprattutto dopo gli incidenti in pieno centro delle ultime ore – con alcune considerazioni generali, o meglio, con una sorta di elenco di problematiche davvero odiose: «Strade che sembrano piste di decollo, camion che viaggiano a velocità folli nei centri abitati, scooter che girano con le targhe piegate in modo da non far riconoscere il numero, tagliandi assicurazioni falsi, revisioni non fatte, suv con pass invalidi e magari guidati da proprietarie che scendono col tacco 12… Per non parlare del sabato sera, quando le problematiche in questione diventano ancora più evidenti». Zucconi prosegue: «Io credo che abbiamo una polizia municipale che può essere considerata un’eccellenza non sfruttata come meriterebbe. Che senso ha avere una Ferrari se poi la si tiene in garage? Sono state risolti problemi ben più gravi e io credo che se ci si mette d’impegno si può risolvere anche questo». E ancora: «C’è chi parla di eccesso di competenze come limitante per la soluzione del problema di cui si discute – dice Zucconi – Forse chiediamo ai nostri vigili di fare troppo».
Ha poi preso la parola il sindaco Paolo Dosi. «La nostra polizia si è profesionalizzata alla luce di un mutato quadro complessivo – ha detto – Una volta il ruolo era solo quello del vigile. Negli ultimi anni le funzioni sono aumentate sempre di più e oggi non si occupa più di viabilità; c’è l’ambiente, c’è la sanità, c’è l’incidentistica, la formazione interna, c’è l’educazione stradale e c’è anche l’attività di polizia giudiziaria con indagini vere e proprie». E ancora: «Molti cittadini protestano per la mancanza di forze dell’ordine in certe zone – dice – Ecco, le forze dell’ordine hanno chiesto alla polizia municipale di essere più presente sul territorio. Tutte queste funzioni vengono gestite da 114 persone sul territorio, comandante compreso».
Numerose competenze, dunque, anche in relazione al personale. Dosi ci ha poi tenuto a fare un paio di considerazione relative alle nuove telecamere di cui si è tanto parlato: «Non sono solo strumenti di controllo – ha detto – ma fanno anche da deterrente perché quando l’automobilista sa che c’è, potrà passare una, due volte ma poi non passa più. Le sei telecamere appena entrate in funzione e che non hanno comportato nessuna estensione della ztl ma sono semplicemente state messe in funzione, per quanto già collocate, queste sei telecamere ripristineranno un controllo più puntuale in zone più sguarnite, nelle quali è difficile avere la presenza fisica».
E’ quindi stato il turno di Renza Malchiodi, comandante della Polizia municipale, il cui intervento è stato volto più che altro a far capire quanto sia cambiato il ruolo del corpo negli ultimi anni. Un cambiamento epocale che di fatto ha riempito di competenze i vigili urbani, oggi chiamati a fare molto spesso gli investigatori, e che – ci è parso di capire – ha distolto i vigili stessi dalle attività che la gran parte della pubblica opinione considera più proprie dei vigili stessi. «La polizia municipale ha assunto responsabilità e compiti che fino a trent’anni fa erano solo delle forze dell’ordine statali – ha detto la Malchiodi -. Non ci sottraiamo a questi compiti, ci mancherebbe, ma va considerato il fatto che queste nuove attività, soprattutto di natura investigativa e, lo sottolineiamo, spesso delegate dalla Procura, non sono occasionali, sono quotidiane e assorbono moltissime energie».
Oltre al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale il sindaco siede per legge, a Piacenza, la comandante Malchiodi sottoliea il fatto che a Piacenza, caso unico, esiste un tavolo di coordinamento al quale siedono le forze di polizia dello Stato e la polizia municipale per decidere e concordare gli interventi. «Questo è indicativo del ruolo che ha il nostro corpo» ha detto.
C’è poi stato un giro di interventi che hanno posto all’attenzione del sindaco e dei vertici della polizia municipale una serie di problematiche “da strada” sulle quali forse si potrebbe intervenire. Il consigliere Marco Pascai (Pd), ad esempio, ha sottolineato una sempre maggiore presenza di prostitute nelle vie centrali, come via Colombo. Lucia Girometta (Pdl) ha parlato della folle velocità sulla tangenziale, Erika Opizzi ha stigmatizzato i parcheggi selvaggi in prossimità degli incroci e le bici contromano. E ancora, Roberto Colla (Moderati) ha messo in dubbio l’efficacia operativa dei security point.