Va in missione punitiva poi simula il furto dell’auto per crearsi l’alibi

Simulazione di reato e lesioni aggravate sono i reati di cui si trova a dover rispondere un tunisino di 32 anni residente a Castel San Giovanni e già pregiudicato per reati contro il patrimonio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Castello, il nordafricano ha denunciato il furto della propria auto per crearsi un alibi. In realtà la sera prima della denuncia di furto pare che il tunisino, insieme ad altri tre connazionali, fosse andato a Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, a picchiare un altro nordafricano (anch’egli pregiudicato, ma per fatti di droga) per un regolamento di conti. I militari dell’Arma lo hanno scoperto perché da Pieve era partita la segnalazione dell’auto intestata al tunisino e soprattutto perché il nordafricano pestato aveva fatto il suo nome.

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