Premio Padre Gherardo alla onlus “Querce di Mamre” di don Pietro Cesena

Il Premio Sussidiarietà Padre Gherardo ha oggi il nome del vincitore. La commissione, composta da presidente della Provincia di Piacenza – ente promotore del bando – Massimo Trespidi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Giacomo Marazzi, presidente della Banca di Piacenza Luciano Gobbi, Fondazione e cooperativa “Casa del Fanciullo”(con i presidenti Giancarlo Riccò e Giulia Vaciago Chiappini), vescovo della Diocesi di Piacenza Gianni Ambrosio (rappresentato da monsignor Domenico Ponzini), dal prefetto Antonino Puglisi e dal presidente dell’associazione nazionale Alpini – sezione di Piacenza – Bruno Plucani, ha scelto questa mattina tra le 14 autocandidature di realtà pubbliche o private (associazioni, enti religiosi, cooperative e Comuni) e le segnalazioni di persone giunte alla Provincia i due vincitori del Premio. Il premio infatti, lo si ricorda, consiste in un doppio riconoscimento: una somma in denaro (10mila euro) destinata a realtà pubblica o privata e un’effigie scultorea, offerta a titolo completamente gratuito dallo scultore Paolo Perotti e rappresentante Padre Gherardo, destinata a una singola persona che si è particolarmente distinta per opere di bene. Filo comune tra le due anime del premio la volontà di donare un riconoscimento a soggetti, operanti nel territorio piacentino, ritenuti particolarmente meritevoli per la realizzazione di opere di Sussidiarietà e dunque per iniziative che nascono dal basso, dalle stesse persone e dalle comunità per il raggiungimento del bene comune.

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La commissione, presieduta dal presidente Trespidi, ha individuato all’unanimità il vincitore del premio, e dunque del riconoscimento in denaro, nell’associazione a sostegno della Maternità “Le Querce di Mamre Onlus”. La realtà piacentina, con sede a Borgotrebbia, nasce come risposta all’urgenza di un punto di riferimento che fornisca aiuto concreto alle ragazze che si trovano di fronte all’esperienza della maternità. Oggi accanto all’accoglienza e al sostegno economico, sanitario e legale “Le Querce di Mamre” garantisce assistenza con l’ausilio di psicoterapeute alle mamme in difficoltà e può contare su un centro di ascolto aperto anche alle madri non residenti nella struttura. A ricevere l’effigie di Padre Gherardo sarà don Pietro Cesena, parroco dei Santi Angeli Custodi di Borgotrebbia. Al sacerdote va il merito di condurre quotidianamente un’attività a favore dei bambini in campo educativo e sociale, in linea con l’opera di Padre Gherardo nella Casa del Fanciullo, e di prestare costante attenzione alla crescita di un’intera comunità con particolare riguardo per i giovani e per le persone in difficoltà.

Le altre candidature pervenute alla Provincia – dalla data di apertura del bando fino alla chiusura del 28 febbraio scorso – sono l’associazione Agave, l’associazione Andrea e i corsari della Maratona, l’associazione Il Circolino, la parrocchia di San Fiorenzo, il Comune di Gossolengo, il Comune di Pecorara, l’associazione Peco Rara Gente, la Polisportiva Libertas Calendasco, la Fondazione San Benedetto, l’associazione Mondo Aperto, l’associazione Dalla Parte dei bambini, l’associazione Oltre l’autismo e, infine, la società cooperativa Des Tacum.

Il Premio sussidiarietà Padre Gherardo verrà consegnato, con un’apposita cerimonia in programma nella sala consiliare della Provincia, il giorno 25 marzo 2013 alle 11, in occasione della festa dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria. La scelta di tale data è motivata dal particolare legame che Padre Gherardo ha sempre avuto con tale ricorrenza. La somma in denaro, cui concorrono la Provincia di Piacenza, la Fondazione di Piacenza e Vigevano e la Banca di Piacenza, verrà concretamente erogata dalla Fondazione “Casa del Fanciullo”.

“L’iniziativa – ha detto il presidente Trespidi – è un omaggio alla prestigiosa figura e testimonianza di Padre Gherardo, che con le sue opere in campo educativo e sociale – in particolare la Casa del Fanciullo – ha concretamente realizzato nel nostro territorio iniziative di alto valore sussidiario. Il Premio serve a fare luce sul bene, solitamente avvolto dal silenzio e lontano dai riflettori, che viene fatto sul territorio. La cerimonia del 25 marzo sarà un momento di grande festa per tutta la comunità piacentina”.