Sport e solidarietà, l’esperienza dello storico portiere Astutillo Malgioglio

E’ stato portiere per anni in Serie A, ha vinto uno scudetto, una Supercoppa italiana e una Coppa Uefa con l’Inter dei record, una Coppa Italia con la Roma ed è stato convocato anche nella Nazionale Under 21. Ma ai riflettori ha sempre preferito la sostanza, aprendo un centro per aiutare i disabili, una scelta che gli ha provocato grossi problemi e anche tante critiche da parte dei suoi stessi tifosi. Torna dai tuoi mostri gli scrissero su uno striscione durante una partita: lui rispose sputando sulla maglia e gettandola a terra, scegliendo di rinunciare ai soldi e rescindendo il contratto piuttosto di scendere a compromessi. E’ Astutillo Malgioglio, piacentino che giovedì 7 marzo alle 20.45 sarà protagonista nel Salone del Coni dell’incontro dal titolo “Lo sport che unisce, lo sport che separa”. Al suo fianco gli ideatori e i giocatori del Pepo Team, formazione di calcio nata all’interno di una struttura residenziale per disabili e arrivata ad affrontare formazioni del calibro di Chelsea e Barcellona. Un’esperienza ora raccolta in un libro dal titolo “Da zero a dieci” che sarà presentato nel corso della serata da Gianluca Rossi ed Elena Bozzoni.

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L’incontro, a ingresso libero e aperto a tutti, vuole essere anche l’occasione per analizzare e valutare l’importanza terapeutica dello sport, oltre a capire come un atleta di alto livello possa vivere la sua doppia vita, da campione e protagonista in campo benefico.

Alla serata presentata da Matteo Marchetti, redattore di Sportpiacenza.it e corrispondente della Gazzetta dello sport, interverranno il Delegato provinciale del Coni, Robert Gionelli, l’assessore comunale allo sport Francesco Cacciatore, quindi Franco Paratici, delegato del Comitato paralimpico di Piacenza, Leonardo Mazzoli, presidente dell’Asp Città di Piacenza e Brunello Buonocore dell’Asp.