L’arrivo in città degli alpini porterà alla città un indotto di almeno dieci milioni di euro. Assemblea dei pubblici esercizi alla Confesercenti, quest’oggi, dove si è parlato dell’organizzazione della tre giorni (dal 9 al 12 maggio) che vedrà Piacenza invasa da una folla di 500mila persone. Un numero di visitatori senza precedenti, per la città, che metterà a dura prova l’impianto organizzativo. Con il centro inibito al regolare traffico e la tendopoli allestita appena fuori dalle mura, si è parlato della possibilità, per gli esercenti, di tenere aperto 24 ore su 24 e occupare suolo pubblico senza dover preoccuparsi troppo dei rumori, che saranno ampiamente tollerati.
Altro punto all’odine del giorno, la possibilità del rincaro di alcuni beni, tra cui il caffè, resosi necessario per compensare l’aumento dell’iva e dei prezzi di fornitura. Ma sull’aumento, i commercianti, che hanno lamentato una mancanza di coordinazione a livello locale, non hanno trovato l’accordo e procederanno dunque in modo autonomo. “L’aumento dei prezzi ci sarà sicuramente se il nuovo governo deciderà di aumentare nuovamente l’iva” – ha commentato Fausto Arzani, direttore della Confesercenti.
Si è discusso anche dell’introduzione della Tares, la nuova tassa unificata sui rifiuti che sostituirà la Tarsu e la Tia. Il problema, secondo Fabrizio Samuelli, funzionario della Confesercenti, sarà il rincaro previsto per i comuni che non avevano aderito al regime della Tia. Per il comune di Piacenza, comunque, “l’aumento sarà molto leggero” – ha concluso.