Assemblea dei Si Cobas a Piacenza: “Equità nel settore della logistica”

Giornata di mobilitazione domani per il sindacato Si Cobas che a Piacenza rappresenta ormai i lavoratori del comparto della logistica, da tempo sul piede di guerra per condizioni di lavoro giudicate inique. Ricordiamo i casi di Tnt, Ceva, Gls e da ultimo Ikea. Domani si terranno in contemporanea sette assemblee territoriali in altrettante città, tra cui Piacenza. Appuntamento a Piacenza a partire dalle 10,30 alla cooperativa Infrangibile di via Alessandria. I temi al centro dell’incontro li spiega il segretario dei Si Cobas Aldo Milani in un comunicato.

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IL COMUNICATO

Nel silenzio più totale e senza far sapere nulla ai lavoratori, da circa due mesi si è aperta la trattativa tra le organizzazioni padronali e i sindacati confederali CGIL CISL e UIL. Oggi le condizioni di lavoro in questo settore sono spesso condizioni da schiavi. Non è un caso che un’alta percentuale di forza lavoro è composta da lavoratori immigrati. I sindacati confederali, invece di mettere al centro della trattativa una proposta di miglioramento di queste terribili condizioni, si mettono a discutere delle peggiorative proposte padronali.

In particolare i punti posti dalla parte padronale sono:

• eliminazione delle 8 ore giornaliere e ritorno alle 40 ore settimanali,

• estensione della pausa fino a 4 ore,

• inserimento della settimana mobile per gli autisti in modo da fare scomparire le domeniche,

• non pagamento dei primi 3 giorni di malattia,

• eliminazione delle ex festività (32 ore),

• riduzione dei giorni di ferie da 22 a 20 giorni,

• riduzione dei Rol a 20 ore,

• eliminazione degli elementi di garanzia riguardo alle flessibilità e i contratti precari,

• eliminazione della 14^ per i nuovi assunti e congelamento degli scatti di anzianità

Padronato e sindacati confederali vogliono chiudere l’accordo entro il prossimo aprile! Massima fretta e minima pubblicità: per fare in modo che i lavoratori non sappiano niente! A fronte di una piattaforma sindacale di CGIL CISL e UIL inconsistente ed anzi tutta rivolta verso l’aumento della produttività richiesto dalle aziende, le ?rivendicazioni? dei padroni sono una vera e propria bomba. Il senso è quello di rendere legale, cambiando il contratto, quello che tutti i giorni tentano di far passare nei fatti sui posti di lavoro: ancora più precarizzazione, ancora più flessibilità selvaggia, ancora peggioramenti sulla parte retributiva. E’ quindi indispensabile mettere in campo il massimo della mobilitazione dei lavoratori, a partire dalle realtà di lotta che in questi ultimi anni sono riuscite a conquistare obiettivi importanti sia in termini retributivi, contrattuali e diritti sindacali.

In questo senso si stanno muovendo le numerose assemblee che, come realtà sindacali e di lotta (SI Cobas e ADL Cobas), stiamo tenendo all’interno di ogni magazzino degli snodi più significativi della logistica (dal Friuli, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia Romagna, al Lazio e fino anche alla Campania).  Il giorno 3 marzo alle ore 10.30 si terranno 7 grandi assemblee territoriali  (collegate simultaneamente via web) per discutere la piattaforma e per decidere le forme di lotta da adottare se la parte padronale si rifiuterà di aprire un confronto sui punti che abbiamo già indicato nella nostra piattaforma, che riguardano: i cambi di appalto, la figura del socio lavoratore, la paga conglobata, la malattia e l’infortunio, il lavoro straordinario, gli aumenti contrattuali, l’inquadramento del personale, una indennità sostitutiva mensa di 5,29 euro e la democrazia sindacale.