Donare gli avanzi intatti delle mense alle famiglie bisognose. L’idea nasce a Torino dove l’assessore ai Servizi Educativi Maria Grazia Pellerino ha portato in giunta quella delibera che entro pochi giorni cambierà il servizio mensa di tre scuole del capoluogo piemontese. «Sarà un esperimento – ha detto l’assessore – ma se funzionerà siamo pronti ad estenderlo”. Ed in effetti sembra proprio che l’eco sia già arrivato in altre parti d’Italia se è vero che l’associazione Via Roma Città Aperta, presieduta da Paolo Maurizio Bottigelli, è decisa a portare questa proposta anche a Piacenza: “Questa è una civiltà dedita al ‘buttare via’ e in cui d’altro canto aumentano le famiglie povere. Un andamento che deve cessare” commenta.
In sostanza si tratterebbe di raccogliere alimenti non utilizzati e non cucinati dalle mense scolastiche e dai supermercati, istituire una sala mensa e invitare i cittadini indigenti ad usufruire di un pasto gratis. “Si tratta di verificare se ci possano essere le condizioni per portare avanti un progetto che a Torino è già stato concretizzato” continua Bottigelli. “Sappiamo che è un campo complessissimo e che è difficile mettere in pratica un sistema di questo tipo. Cercheremo di metterci in contatto con l’assessore all’istruzione Paola Beltrani per capire se sia possibile cominciare insieme un percorso. Nel frattempo abbiamo già sentito il parere di altre associazioni che volentieri lavorerebbero insieme a noi alla cosa, e abbiamo già un’idea di quali locali poter utilizzare per la somministrazione degli alimenti donati. Sia chiaro, siamo in una fase ancora embrionale, ma speriamo di riuscire a combinare qualcosa”.