Due presenze importanti per questi ultimi giorni di campagna elettorale per la Lega Nord. A San Giorgio Piacentino, Giulio Tremonti e Roberto Calderoli hanno incontrato, nel Salone d’ Onore del Municipio, i candidati piacentini, gli iscritti e i simpatizzanti del Carroccio e hanno affrontato temi importanti, primo tra tutti quello delle tasse, con la ormai ben nota proposta leghista di mantenere sul territorio il 75% dei tributi, e dell’ abolizione dell’ IMU che Tremonti definisce, senza mezzi termini “una cosa bestiale, una schifezza”.
L’ ex ministro dell’ economia, inoltre, non pensa a un suo futuro coinvolgimento in un esecutivo: “Fare di nuovo il ministro? No, grazie, preferisco fare 3L” ha dichiarato, e a telecamere spente ha scherzosamente mimato il gesto dell’ ombrello.
E se Tremonti non rifarebbe il ministro, Calderoli non rifarebbe la maglietta sull’ Islam che ha destato scalpore nel 2006: “Visto com’ è stata presa, assolutamente no. E’ bastato un niente per scatenare l’ inferno”. Sempre Calderoli, visibilmente dimagrito, interviene sull’ alleanza con il PDL che definisce fondamentale per la conquista della Lombardia e quindi del progetto macroregionale.
Sull’ ipotesi di chi sarà il premier in caso di vittoria della coalizione di centrodestra, Calderoli ci va cauto: “Iniziamo a vincere – dice – contiamo i voti e si deciderà. Due mesi fa avrei detto che la Camera sarebbe sicuramente andata alla sinistra mentre sul Senato ci sarebbe stata battaglia. Mi sembra di rivedere il 2006, con quei 25 mila voti che allora furono in più per Prodi ma che oggi potrebbero essere in meno per Bersani il quale sarebbe costretto a smacchiare il giaguaro”.
Grillo, per Calderoli, è un segnale pesante, importante del malessere da parte dei cittadini: “Un’ antipolitica a cui si abbina una propoosta irrealizzabile”. Calderoli ritiene che il comico genovese “Otterrà un ottimo risultato che però dovrà tradursi in qualcosa in termini di cambiamento, non solo pestare i piedi o litigare con la maestra”.
Tremonti parla di abolizione dell’ IMU ma non si ferma lì, indica anche dove trovare i soldi per la restituzione ai cittadini della tanto odiata tassa sugli immobili: “Io un’ ideina ce l’ avrei: il signor Monti ha firmato un trattato per cui al fondo salva stati, in realtà salva banche, l’ Italia è esposta per il 18% basterebbe pagare il giusto, cioè il 5%”.
Storce il naso quando gli si parla di Monti Bond e Tremonti Bond perchè le differenze tra i due sono soatanziali, “Quelli di Monti sono un regalo per coprire l’ omessa vigilanza della Banca D’ Italia e altro…”.