
Terzo incontro del laboratorio “Esercizi di drammaturgia” tenuto da Fabrizio Montecchi, regista e responsabile artistico della Compagnia d’ombre di Teatro Gioco Vita. Appuntamento mercoledì 20 febbraio alle ore 17 nel Ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza. Il percorso formativo, rivolto in modo particolare agli insegnanti ma aperto anche a tutto il pubblico, è la seconda annualità del progetto “La scrittura scenica” proposto da Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione e da Associazione Amici del Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”, organizzato con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Iniziato alla fine di novembre, il laboratorio vede una quindicina di partecipanti che oltre a seguire gli incontri stanno svolgendo autonomamente esercizi di scrittura scenica. In questa fase Fabrizio Montecchi tiene costantemente monitorato il lavoro dei corsisti, svolgendo una sorta di “tutoraggio” nel processo autonomo di scrittura.
Cosa vuol dire “adattare” un testo? Come scrivere per la scena partendo da un romanzo o addirittura da una musica? Di quali strumenti possiamo fare uso per rendere, attraverso il processo di adattamento di un testo, la complessità dell’atto teatrale? Sono questi i temi affrontati nel corso di “Esercizi di drammaturgia”, percorso nel quale si alternano momenti di riflessione teorica a momenti di esercitazioni pratiche che mireranno alla concezione e messa a punto di alcuni progetti di spettacolo.
Partendo da una serie di testi, scelti in considerazione delle caratteristiche e degli interessi dei partecipanti, e di condizioni produttive predefinite (lavoro con i bambini, lavoro per i bambini, ecc.) si sta procedendo attraverso l’elaborazione di drammaturgie che tengono conto simultaneamente di tutti gli aspetti legati alla progettazione di uno spettacolo: il testo, le tecniche, la scenografia, il lavoro dell’attore, la musica, le luci, per citare solo i principali. Per fare questo si stanno mettendo in prativa forme di scrittura scenica, fatte di testi, appunti, disegni, foto, ecc., che non sono semplicemente da intendersi come la stesura finale, il risultato, di un processo ma come il processo stesso, utile dunque in tutte le fasi di creazione di uno spettacolo: dall’elaborazione del testo alla concezione della scena, dal ruolo della musica alla recitazione.