
Come promesso sono tornati a manifestare i profughi piacentini per i quali il 28 febbraio scadrà l’assistenza che fino ad oggi ha permesso loro di restare in Italia. In altre parole termineranno gli aiuti, motivo per cui gli stranieri chiedono a gran voce soldi per tornare nei propri paesi d’origine o un lavoro.
Ieri si è tenuto un incontro al Ferrhotel, che li ha ospitati in questi anni, incontro nel corso del quale però l’assessore Giovanna Palladini ha ribadito quel che già si sapeva, ovvero che le istituzioni potranno garantire solo aiuti di stampo burocratico. Una risposta che ha fomentato l’ira dei profughi che questa mattina hanno chiesto e ottenuto un incontro con i vertici della Prefettura, rappresentati dal viceprefetto De Francesco.
Al termine della riunione ai profughi è stata comunicata la notizia, arrivata attraverso una circolare ministeriale, in base alla quale il Governo si rende disponibile a dare 500 euro a ognuno dei profughi. “Troppo pochi” hanno ribattuto loro. “Abbiamo bisogno di più soldi” hanno aggiunto. Alcune indiscrezioni parlano anche di momenti di tensione nei corridoi della prefettura quando un funzionario avrebbe invitato loro ad accontentarsi dal momento che “nemmeno certi italiani hanno 500 euro”. Alle 12 il presidio di protesta dei profughi sotto il palazzo del Governo si è sciolto, ma gli stessi hanno promesso che andranno avanti tutti i giorni fino al 28.