Solo Rivuzione civile con Luigi Gazzola e Stefano Zammatti e i grillini con Eduardo De Luca si sono presentati alla riunione indetta all’ex quartiere due dal Comitato della Pertite per fare il punto sulla situazione, per chiedere l’opinione dei candidati e soprattutto per coinvolgerli direttamente con la firma di una petizione con la quale impegnare l’amministrazione comunale alla realizzazione dell’ormai famosa variante al Prg per la realizzazione del parco della Pertite. Una “diserzione”, quella della stragrande maggioranza dei candidati (ce n’erano tre su circa una settantina alle prossime politiche) stigmatizzata da Marco Natali del comitato organizzatore: «Questo è l’interesse che i candidati delle forze politiche non presenti qui oggi stanno dimostrando stanno dimostrando rispetto alla questione, a nostro avviso fondamentale, della realizzazione di un’area verde in piena città. E l’interesse evidentemente è pari a zero».
«La Pertite è l’ultima grande area verde di questa città, purtroppo molto inquinata – ha detto Maria Pia Romano, presidente del comitato – Per quanto riguarda l’attuale amministrazione avevamo un impegno scritto ma ad oggi c’è molta lacunosità. Sappiamo che la variante al PRG è fattibile ed è preferibile sull’intervento diretto sul PSC ma il Comune è chiuso sulle sue posizioni nonostante l’esito dell’ultima riunione tecnica. Ora intendiamo rilanciare con una petizione che sottoponiamo ai candidati: la variante va fatta, è preferibile e e ben più rapida rispetto alle alternative».
Hanno quindi preso la parola i pochi candidati presenti. Per primo Luigi Gazzola, di Rivoluzione civile, che ha subito puntato il dito sulle assenze: «Questa è la dimostrazione di cos’è il voto utile. All’abbraccio c’ero anch’io, ricordo bene gli impegni presi ma oggi qui non c’è nessuno ed è di tutta evidenza, dunque, che il voto utile è utile solo a chi lo prende e decisamente meno utile a chi lo dà. Noi all’epoca come oggi garantiamo l’impegno del consigliere comunale Samuele Raggi (dell’Idv, da cui è nata Rivoluzione civile) si batterà su questo fronte. È un fronte molto complesso perché attorno a quell’area militare ruotano davvero molti soldi e molti interessi, come del resto su altre aree militari. Però c’è da notare come le varianti ai piani regolatori quando si volevano fare si sono fatte perché c’erano interessi molto forti. Se si volesse si potrebbe fare anche oggi ma evidentemente gli interessi predominanti remano in un’altra direzione. Basti pensare al potenziale interesse dei militari che intenderebbero costruire un nuovo arsenale con i proventi dell’alienazione a privati che intendano renderla edificabile dell’area in questione dell’ex Pertite e si pensa che possano realizzare circa 250 milioni di euro. Ma non va dimenticato che ci sono 30mila piacentini che non possono essere presi in giro e in questo tipo di partita il Comune non dovrebbe limitarsi a fare da spettatore ma giocare un ruolo di primo piano».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Eduardo De Luca del Movimento 5 Stelle: “Come comitato siete molto simili a noi – ha detto – Siete un movimento civico, nato dal basso. Vi ho sempre seguito. Ho deciso di mettermi in prima linea, so che i nostri tre consiglieri comunali si battono già per questi temi ed è mia intenzione fare lo stesso».
Anche Stefano Zammatti di Rivoluzione civile ha ribadito la necessità di far prevalere l’interesse della collettività in tema di ambiente su interessi speculativi, anche se sono di un’istituzione come le forze armate.