Il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, è stato ospite del PDL piacentino questa sera in S. Ilario. L’ esponente azzurro ha recuperato l’ incontro che doveva tenersi sette giorni fa e che è stato rinviato a causa del maltempo.
Arriva in ritardo e si ferma poco con i cronisti presenti ma è contento per la riuscita della manifestazione di Milano da cui è reduce: “Più di tremila persone ad ascoltare il presidente Berlusconi – ha detto – e questo è segno di un ritrovato entusiasmo. Anche la gente che c’è qui a Piacenza – ha proseguito Lupi – ci dice che la partita è aperta e lo è per un’ unica ragione: i nostri elettori sono tornati a seguirci grazie alle nostre proposte, concrete, vicine alla gente e che testimoniano un’ idea di politica al servizio del Paese. Così si recupera credibilità.”
Nonostante, facciamo notare noi, ci siano stati i “sorrisi” del web alle promesse berlusconiane, con parodie a volte feroci, Lupi risponde che “In realtà tutti gli altri stanno andando dietro a queste proposte, come nel caso dell’ IMU. Abbiamo affermato che era una tassa sbagliata e che bisognava non solo restituirla ma eliminarla, tutti ci hanno preso in giro ma poi abbiamo visto che, da Bersani al professor Monti, hanno detto che la tassa è ingiusta e occorre ripensarla sulla prima casa. Quando abbiamo detto che il problema è ridurre il costo del lavoro e abbiamo proposto di portare a zero le tasse per chi assume un giovane o un disoccupato, abbiamo visto che anche altri si sono accorti del problema. Quando abbiamo detto che la tassazione è insostenibile, ora ci stanno venendo tutti dietro: questi sono i temi concreti della campagna elettorale ed è giusto confrontarsi su queste tematiche”.
Anche stasera in S. Ilario, come accaduto per la venuta in città di altri big politici, era presente una delegazione di esodati “capitanata” da Alessandro Cremonesi il quale ha salutato Lupi, stringendogli la mano, al suo ingresso in sala. All’ esponente pidiellino abbiamo chiesto un parere su questo delicato tema: “Questo è il tipico esempio di cosa significhino i tecnici per il nostro Paese. Se fosse stato un politico, di centrodestra o di centrosinistra, ad emanare un provvedimento come quello del ministro Fornero, ci avrebbero mandato via, giustamente, con ignominia. Non si possono commettere errori di questo genere. Quando uno Stato prende un impegno è giusto che lo mantenga e poi occorre guardare sempre al futuro e mai al passato”.