Sesso con studentessa, professore condannato a tre anni di reclusione

E’ stato condannato a tre anni di reclusione il professore del Romagnosi, piacentino di 46anni, accusato di aver approfittato della sua condizione di insegnante per fare sesso con almeno una delle sue studentesse monorenne. Il pm Michela Versini aveva chiesto quattro anni e sei mesi, per le accuse di atti sessuali “compiuti da persona a cui la minore era affidata per motivi di istruzione”. La sentenza invece, emessa dal giudice per l’udienza preliminare Gianandrea Bussi, ha stabilito la condanna per tre anni, con l’aggravante dell’affidamento per motivi di istruzione. L’imputato è stato invece assolto per l’accusa di aver tentato un approccio con una seconda studentessa. Il professore dovrà anche pagare una provvisionale di risarcimento di 80mila euro alla giovane vittima, oltre a 15mila euro a testa ai genitori, per un totale di 110mila euro.

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Per quanto riguarda la condanna, è stato quindi accertato che il professore abbia fatto sesso con una delle sue studentesse (minore di 16 anni) che, anche se consenziente, costituisce reato. “La relazione c’è stata, senza però nessun tipo di abuso di autorità, secondo anche l’ipotesi del pm – ha spiegato l’avvocato della difesa, Paolo Veneziani -, certo il ruolo ha inciso, altrimenti non sarebbe neppure rilevante per legge”. Insomma, è stato il fatto che lui fosse insegnante il motivo che ha portato alla condanna in primo grado, nonostante i rapporti sessuali siano stati consenzienti.

Il dato rilevante, comunque, sottolineato dalla difesa del 46enne, è che è stato assolto dal reato di tentativo di abusi sessuali con altre studentesse, cioè è rimasta solo una vicenda riferibile a un’unica minore. In sostanza è venuto meno il discorso più ampio sui sospetti di condotte seriali. “Il Monster of the web non c’è mai stato – ha chiarito Veneziani – il mostro sbattuto in prima pagina non sussiste. Non è neanche un’assoluzione per insufficienza di prove, non c’è proprio un fatto penalmente rilevante”.

Il professore piacentino era presente in aula e ora i suoi avvocati, pur riservandosi di leggere le motivazioni (entro 60 giorni) hanno annunciato che sarà presumibile il ricorso in appello.

L’avvocato Paolo Cattadori si era costituito parte civile in rappresentanza di una delle ragazze minorenni (aveva tra i 14 e i 15 anni all’epoca degli episodi).  Il processo aveva riguardato lo scandalo in un istituto superiore di Piacenza, il Romagnosi. Il professore di informatica di 46 anni era stato arrestato perché, secondo le accuse, aveva proposto alle sue alunne voti alti in cambio di prestazioni sessuali. Le proposte sarebbero state fatte attraverso Facebook (ipotesi smontate dalla sentenza di assoluzione). L’uomo era stato arrestato presso un istituto del parmense dove la scorsa estate stava facendo il commissario esterno per l’esame di maturità. In quel periodo, sarebbero state almeno due le studentesse minorenni ad aver ricevuto la proposta dall’insegnante. I fatti denunciati, secondo il pm, avrebbero trovato conferma durante le indagini congiunte della squadra mobile di Piacenza e della polizia postale. Ora è stato accertato, come ha confermato anche la difesa, che almeno in un caso, avrebbe consumato un rapporto sessuale con una allieva nel 2011.