Dallo scorso ottobre oltre 40.000 lavoratori in cassa integrazione in deroga non hanno ricevuto i pagamenti a causa del blocco voluto dal Ministero del Lavoro e dall’Inps: un problema sbloccato ieri grazie al reperimento di nuovi fondi. Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno deciso comunque di mantenere l’attenzione sulla situazione, attraverso una serie di presidi davanti alle prefetture dei capoluoghi dell’Emilia Romagna, come ha spiegato Massimiliano Borotti, segretario provinciale Uil.
“Questo problema ieri si è sbloccato con alcuni milioni di nuove risorse. Una boccata d’ossigeno che mette in salvo alcune situazioni che erano al limite della drammaticità. Abbiamo pensato di mantenere comunque il presidio perché va tenuta alta la guardia, sul problema: se in questi anni non avessimo avuto la cassa integrazione – e soprattutto quest’anno – le questioni sarebbero ben più gravi di quanto non siano. Consegneremo comunque un documento al prefetto, preparato dalle segreterie regionali, che sarà identico in tutta l’Emilia Romagna: pone l’accento su quello che sono le situazioni, e comunque qualche problema con la regione Emilia Romagna rimane, perché sta dando un’interpretazione letterale della normativa nel tentativo di stringere le possibilità di accesso, e questo non va bene.”