Presidio in prefettura: “Da mesi senza nessuna forma di reddito”

Per sollecitare il governo a sbloccare in tempi rapidi i pagamenti della cassa integrazione in deroga – fermi dagli ultimi mesi dello scorso anno – le segreterie Cgil, Cisl, Uil di Piacenza, anche in seguito alla decisione di mobilitazione assunta unitariamente dai sindacati a livello nazionale, hanno organizzato in mattinata un presidio davanti alla Prefettura, cosi’ come in tutta la Regione.

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I lavoratori e le lavoratrici dell’Emilia Romagna, collocati in cassa integrazione in deroga, non stanno ricevendo i pagamenti da parte dell’Inps e “anche se ieri qualche milione di euro e’ stato sbloccato – ha spiegato il segretario Uil Massimiliano Borotti – abbiamo deciso di fare comunque il presidio per mantenere alta la guardia, consegnando un documento al prefetto che pone l’accento sulla situazione di disagio”.

Il Ministero del Lavoro e l’Inps, con decisioni assunte alla fine del 2012, avevano bloccato infatti i pagamenti dell’ultimo periodo dello scorso anno, producendo un effetto preoccupante per i sindacati: solo in Emilia Romagna e’ stato stimato che circa 40mila lavoratrici e lavoratori da ottobre non godono di alcuna forma di reddito. Anche il Tavolo insediato in Regione sul “patto per la crescita” – che vede la presenza di tutte le parti sociali e delle istituzioni locali e regionali -, riunito il 1 febbraio, ha preso posizione in merito, esprimendo forte preoccupazione sulla situazione che rischia di tradursi in un conflitto sociale dagli effetti imprevedibili e impegnando tutte le associazioni rappresentate ad attivarsi a livello nazionale.

Solo nel corso del 2012 nella nostra regione sono state utilizzate 93 milioni ore di cassa integrazione, delle quali 42 milioni di ore in deroga. In una situazione di crisi che ormai perdura da 5 anni, la decisione del Governo e dell’Inps è irresponsabile: faremo di tutto per garantire il reddito dei lavoratori.