Tre anni di reclusione per evasione fiscale. Si è concluso così il processo di primo grado a carico di Pietro Bergonzi, 50enne piacentino, noto pubblicitario, titolare dell’agenzia Publiworld. Una sentenza contro la quale i legali di Bergonzi hanno già annunciato appello e che si basa sulle risultanze di un’indagine della Guardia di finanza culminata con l’iscrizione nel registro degli indagati del pubblicitario nella scorsa primavera.
Le Fiamme gialle avevano sequestrato circa tre milioni di euro sui suoi conti perché frutto, sospettavano, di fatture false contabilizzate al solo scopo di evadere il Fisco. L’indagine aveva portato anche svolgere accertamenti in seno a Publitalia, del gruppo Mediaset, con la quale Bergonzi aveva rapporti, ma che è poi risultata estranea ai fatti contestati al piacentino.