Da una piacentina bonifico di 10mila euro per il pozzo in Uganda

Un bonifico di 10mila euro per la costruzione di un nuobo pozzo in Uganda. Lo ha fatto Marta (nome di fantasia), sostenitrice di Africa Mission, chiedendo soltanto che in un angolino del nuovo pozzo sia affissa una targa con i nomi dei suoi re nipoti. A rivelare la generosa donazione è stato Carlo Ruspantin in un articolo scritto su Famiglia Cristiana che riportiamo qui di seguito.

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“Carissimo don Antonio, in tempi di crisi, isegni di speranza sono una ricchezzache ritengo sia utile diffondere il più possibile.Per questo voglio condividere con leie i suoi lettori un importante insegnamentoche il nostro Movimento Africa Missionha ricevuto da una sostenitrice piacentina,lo scorso Natale. Il 2013 è l’Anno della fede, ma la fede, oggi, è ancora un valore? Ai nostrifigli cosa offriamo? Basta iscriverli allascuola migliore, alla palestra, al corso di inglese…e ignorare del tutto la loro formazionereligiosa e la partecipazione alla Messadomenicale?Una risposta ci è arrivata da una nostrasostenitrice, Marta (nome di fantasia) che ci ha scritto queste parole: «Carissimi amici di Africa Mission, in data odierna ho fattoun bonifico a favore di Cooperazione eSviluppo di diecimila euro per la costruzionedi un nuovo pozzo in Uganda. Se fossepossibile, desidererei che in un angolino venissemessa una targhetta con i nomi deimiei nipoti Francesco, Stefano e Luisa. Loscopo? Vorrei che Gesù, leggendo quei nomi, aiutasse i miei ragazzi ad ascoltarlo e amettere in pratica i suoi insegnamenti, ora, e per il resto della loro vita». Si percepisce in questa lettera la forza di una fede semplice e genuina. Marta potevamettere quei soldi in banca per i suoi nipotini, comprargli un motorino o l’ultimo modellodi telefonino. Non le interessano queste “ricchezze”. Attraverso il suo aiuto ai poveri, chiede al Signore di esaudire ciò che lesta più a cuore: non vuole nipoti ricchi, fortunati, di successo. Il suo desiderio è che conoscano Gesù e vivano secondo i suoi insegnamenti. Tutto il resto verrà di conseguenza. Grazie Marta: ci hai dato un segno di speranza che arriva diritto al cuore”.