Domenica 17 febbraio 2013
Il vincitore del 63^ festival di Sanremo è Marco Mengoni con il brano “L’essenziale”.
1^ Classificato: Marco Mengoni (44% Televoto – 36% Totale)
2^ Classificato: Elio e le storie tese (22% Televoto – 33% Totale)
3^ Classificato: Modà (34% Televoto – 31% Totale)
Sabato 16 febbraio 2013
Il vincitore del 63^ festival di Sanremo Giovani è Antonio Maggio con il brano “Mi servirebbe sapere”.
Tra lacrime ed emozione Antonio Maggio chiude la quarta serata del Festiva di Sanremo. Il premio della critica va a Renzo Rubino.
Venerdì 15 febbraio 2013
TERZA SERATA DI SANREMO 2013: L’ATTENZIONE è PER LE DONNE
La terza serata del Festival si apre con un omaggio a San Valentino, in cui i due presentatori, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, intonano “Vattene amore”, presentato all’Ariston nel 1990 da Amedeo Minghi e Mietta. Il brano si conclude con un inaspettato bacio tra i due, ostacolato, però, in verità, dal grande mazzo di fiori che Fazio ha portato per l’occasione alla partner.
GLI ARTISTI DELLA SERATA
Nel corso di questa serata si sono presentati i 14 artisti Campioni, presentando ognuno il brano scelto nelle serate precedenti da pubblico e giuria Stampa. Il pubblico a casa ha poi stilato una provvisoria graduatoria cosi formata:
Al primo posto si piazza Marco Mengoni con ”l’essenziale”, premiato per la sua maggiore sicurezza rispetto al suo debutto lunedì sera, con voce curata sino ai minimi dettagli.
Secondi troviamo i Modà con “Se si potesse non morire”, riscontrano nel pubblico un grande successo, poiché la canzone risulta orecchiabile anche se un po’scontata.
Terza si colloca l’ex concorrente di Amici, Annalisa Scarrone con il brano “Scintille”, niente da dire per riguarda l’esecuzione, anche se, a contrario del titolo (Scintille), questo swing non risulta essere poi molto scoppiettante.
Si trova poi al quarto posto Chiara Galiazzo in graduatoria con “Il Futuro che sarà”, tango piacevole ma che non riesce ad emozione fino in fondo il pubblico.
Quinto è Raphael Gualazzi con “Sai (ci basta un sogno)”, una performance ispirata per una delicata canzone d’amore.
Al sesto posto abbiamo Simona Molinari accompagnata da Peter Cincotti, con il brano “La felicità”, motivo allegro e fresco che rimane in testa facilmente; ottima inoltre l’esibizione.
Al settimo posto troviamo Maria Nazionale con “è colpa mia”, interpretazione basata sulla recitazione e l’interpretazione, per una canzone prevedibile.
All’ottavo posto, con un’esibizione di altissimo livello, si collocano Elio e le Storie tese con il brano “la canzone mononota”, sicuramente il più innovativo e piacevole del Festival :performance pressoché perfetta che non riscontra però il piacere del pubblico a casa.
Il nono posto spetta a Daniele Silvestri, che presenta “A bocca chiusa”, una ballata eseguita al pianoforte, accompagnata da un traduttore della lingua dei segni.
Decimo posto per Max Gazzè, con la marcetta pop “sotto casa”: pezzo allegro, accattivante a sempre intelligente.
All’undicesimo posto si piazza Simone Cristicchi con “la prima volta (che sono morto)” mai scontata la sua ironia per un pezzo sicuramente spiazzante.
Dodicesimo posto per Malika Ayane: una bella canzone con armonizzazione classiche e profonde, “e se poi”, resa impeccabile dalla bellissima voce dell’artista.
Tredicesimo il gruppo di Marta sui Tubi, di grande impatto scenico, il loro brano “Vorrei”.
Ultimi, in questa provvisoria graduatoria stilata dal pubblico a casa, sono gli Almamegretta, con “Mamma non sa”: ritmo, sound e tematiche profonde e sentite non mancano, ma non è molto apprezzato, forse perché poco sanremese.
In questa serata si sono proposti anche 4 artisti della categoria Giovani, di cui solo due hanno continuato nella kermesse canora, in seguito al volere del pubblico e della giuria della stampa.
Passano il turno Antonio Maggio (‘Mi servirebbe sapere’) e Ilaria Porceddu (‘In equilibrio’).
Esclusi, invece, Andrea Nardinocchi (‘Storia impossibile’) e Paolo Simoni (‘Le parole’).
GIOVANI E DONNE: I TEMI AFFRONTATI DAGLI OSPITI
Ad aprire è la Littizzetto con il suo monologo dedicato, inizialmente a San Valentino e alla vita di coppia in modo giocoso e, successivamente, alle violenze sulle donne esordendo con : “Ogni due-tre giorni un uomo uccide una donna, la uccide perché la considera una sua proprietà. L’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo, un uomo che ti mena non ti ama, un uomo che ti picchia è uno stronzo. Non abbiamo sette vite come i gatti, ne abbiamo una sola: non buttiamola via”. Abbiamo poi a cinquanta ragazze sul palco che, sulle note di Break the Chain, che propongono un Flash Mob insieme alla conduttrice.
Un lungo applauso poi per Roberto Baggio, uno dei più grandi numeri 10 italiani, preannunciato da un filmato mostrante i suoi migliori gol, e salito sul palco dopo una lunga assenza. Qui, intervistato da Fazio, ha raccontato parte della sua storia, di come sia diventato ambasciatore della Fao da più di 10 anni e delle esperienze correlate. Dopodiché propone una lettera, dedicata ai giovani, concludendo così il suo intervento: “I miei sogni sempre gli stessi, abbracciate i vostri sogni e seguiteli. E’ quello che auguro a tutti voi e ai miei figli”.
IL VIDEO DI ROBERTO BAGGIO A SANREMO 2013
Ospite internazionale della serata è stato Anthony and the Johnson, la cui voce particolare da contro-tenore ha allietato la serata, rimanendo in tema alla violenza contro le donne e, attraverso il brano, scusandosi con la sorella per gli sfoghi che essa ha dovuto subire. “Penso che le donne siano la chiave perché tutto il nostro mondo possa risollevarsi”, finisce così la sua performance.
È ora il momento dei classici con la pianista, appena vent’enne, Leonora Armellini, aggiudicatasi il premio Chopin di Berlino. La sua presenza era dovuta all’assenza del direttore d’orchestra Daniel Barenboim, impossibilitato causa problemi fisici.
Conclude poi Albano, con alcuni dei suoi pezzi più famosi, prima di ricevere il premio alla carriera. Inevitabile standing ovation dell’Ariston.
COMMENTI SULLA TERZA SERATA
Pollice alzato per la terza serata del Festival. Sul web spopolano commenti positivi sull’intervento della Littizzetto e degli ospiti, mentre perde qualche punto Fazio, che risulta meno incisivo delle volte precedenti. I brani sono invece di maggior gradimento su Twitter, dove sono numerose le considerazioni positive.
Giovedì 14 febbraio 2013
SECONDA SERATA DI SANREMO 2013: MUSICA, OSPITI E GIOVANI SUL PALCO.
La seconda serata della kermesse canora si apre con un monologo di Beppe Fiorello, nel quale il comico racconta di come Domenico Modugno abbia trovato la parola “Volare” titolo poi del brano che il grande artista ha portato la prima volta che partecipò al Festival di Sanremo. Il suo omaggio a ”Mimmo” si è concluso con l’esecuzione canora di alcuni dei suoi più grandi successi.
Si assiste poi ad una gag di Bar Rafaeli, la modella ex compagna di Leonardo Di Caprio, che sale sul palco impersonando Luciana Littizzetto. Inizia cosi il Festival, anche in questo, in modo leggero e comico.
GLI ARTISTI DELLA SECONDA SERATA
Nella seconda serata della competizione musicale si sono esibiti i restanti 7 artisti della categoria Campioni, portando ognuno due brani, di cui uno solo però, in seguito al volere del pubblico a casa e della giuria, avrebbe potuto continuare la gara.
Ad aprire la serata sono i Modà con i due pezzi “Come l’acqua dentro il mare” e “Se si potesse non morire”: entrambi i brani risultano abbastanza banali nonché simili tra loro e nello stile della band; Francesco, inoltre, ammette di non essere stato in gran forma per la serata, con un risultato finale piuttosto deludente.
Calca il palco poi Simone Cristicchi con “Mi manchi”, una ballata d’amore, dal testo non scontato ma purtroppo, a causa di distrazioni vocali, resa poco appetibile, e “La prima volta(che sono morto)”, brano decisamente più nel suo stile, ironico e sarcastico.
Segue poi Malika Ayane, con “Niente” e “E se poi”: l’artista con la sua voce bellissima voce, precisa e pulita al tempo stesso, rende piacevoli entrambi i brani, anche se il secondo di essi risulta essere più vivace ed orecchiabile.
È poi il momento degli Almamegretta che presentano “Mamma non sa” e “Onda che va”, due brani decisamente “diversi” che spaziano dal dub al reggae; premiato il ritmo per entrambi i pezzi. L’unico difetto, nonché poi anche il più rilevante, è la poca comprensibilità del testo da parte del leader della band.
Tocca a Max Gazzè con “I tuoi maledettissimi impegni” e “Sotto casa”, che, con il suo ritmo incalzante e i testi mai banali, risulta brillare, avendo cosi inizio la parte più accesa della serata. Il pubblico apprezza.
Sale poi sul palco dell’Ariston Annalisa Scarrone (ex allieva di Amici) con due canzoni, “Non so ballare”, uno swing diverso da quello proposto dai compagni che la fa apprezzare dal pubblico, e “Scintille”, brano pop e sicuramente meno originale del precedente. Lei, ad ogni modo, si conferma precisa e raffinata
Elio e le Storie Tese , si ripresentano su questo palco dopo ben 17 anni rivelandosi un’altra nota lieta di questa serata insieme a Gazzè, con “Dannati for ever”, apparentemente stralunata ma in realtà molto intelligente, e “La canzone monotona”, colpo di genio di questa loro tanto attesa partecipazione.
LE CANZONI DELLA SECONDA SERATA CHE PROSEGUONO
Come per la serata precedente, volti noti dello spettacolo in veste di “Proclamatori”, annunciano le canzoni che passano al secondo turno con i seguenti risultati:
Modà: Se si potesse non morire
Simone Cristicchi: La prima volta (Che sono morto)
Malika Ayane: E se poi
Almamegretta: Mamma non lo sa
Max Gazzè: Sotto casa
Annalisa Scarrone: Scintille
Elio e le Storie Tese: La canzone mononota
I GIOVANI DELLA PRIMA SERATA
La seconda serata ha visto protagonisti anche 4 artisti della sezione Giovani, di cui due sono stati scelti dal pubblico a casa per proseguire nella gara:
Renzo Rubino con “Il postino(Amami uomo)”, canzone che non brilla e che non sembra essere radiofonica, ma l’introduzione di un tenore e il tema fortemente sentito all’interno del Festival ha fatto si che fosse scelta dal pubblico per il turno successivo.
Il Cile con “Le parole non servono più”, pezzo originale, che spazia dal pop al rock, forse il più coinvolgente di questa categoria. Nonostante ciò il pubblico lo elimina.
Irene Ghiotto presenta “Baciami?”, canzone scontata, banale e che passa inosservata. Non passa il turno.
I Blastema con “Dietro l’ intima ragione”, decidono di portare il rock sul palco. Canzone che può avere un futuro in radio e nelle case discografiche. Bravi, passano il turno.
OSPITI DELLA SECONDA SERATA
All’interno della serata si è avuta la presenza di ospiti; oltre a Beppe Fiorello (che ha aperto lo show) si sono susseguiti sul palco:
L’ex premiere dame francese Carla Bruni, che, dopo la sua esibizione canora, ha proposto un insolito duetto con la Littizzetto, in cui la presentatrice fa una parodia di una canzone della Bruni “Lei premier dame, io premier nan -canta Luciana- è andata meglio a te. Lei ha una coscia che èe’ alta quanto me”.
Ospiti molto attesi erano i Ricchi e Poveri , ma che, a causa dell’improvvisa morte del figlio di uno dei componenti del gruppo, non hanno potuto confermare la loro presenza al Festival.
Altro ospite internazionale della serata è Asaf Avidan il quale ha avuto un’enorme successo grazie al brano “one day”, che ha riadattato per l’occasione in una versione al pianoforte.
Si ripresenta nel corso della serata la modella brasiliana Bar Rafaeli, con un abito in pizzo nero, volto ad esaltare la sua statuaria bellezza.
COMMENTI AL FESTIVAL
La seconda serata della gara canora risulta essere meno discussa della precedente, in quanto la politica non è presa troppo di mira. Anche sul web e nei Social Network i commenti alla serata sono positivi, in modo particolare per le performance di Elio e Gazzè: sembrano essere le rivelazioni di questo Festival. Grazie a presentatori e ospiti, la seconda serata risulta essere maggiormente “rilassata” e spensierata, rispetto ad una prima, più tesa e ricca di polemiche e contestazioni.
Mercoledì 13 febbraio 2013
PRIMA SERATA A SANREMO: TRA MUSICA E POLITICA
Il presentatore Fabio Fazio introduce il 63esimo festival della canzone italiana con il concetto di “popolare” che significa appunto “per tutti”, seguito dall’esecuzione da parte dell’orchestra, diretta da Mauro Pagani, del brano di Giuseppe Verdi “Va pensiero”, definito “il simbolo dell’ Unità d’Italia”.
Segue l’entrata sul palco dell’Ariston di Luciana Littizzetto, che si presenta con una lettera scritta a Sanremo nella quale scherza sul tema della par condicio: “Dopo quello che è successo, con le elezioni, le dimissioni in Vaticano, qui manca solo che piovono rane e sbarcano gli alieni ad Arma di Taggia e stiamo a posto”.
GLI ARTISTI DELLA PRIMA SERATA
Durante la prima serata della kermesse canora si sono esibiti 7 dei 14 artisti della categoria Campioni, ognuno dei quali ha presentato due canzoni ma solo una ha potuto continuare la gara.
Ad aprire le danze è Marco Mengoni, uscito vincitore da XFactor negli anni passati che si presenta con “Essenziale”, brano orecchiabile e dall’intensa interpretazione, seguito da “Bellissimo”, pezzo composto da Gianna Nannini, decisamente più movimentato del precedente.
Segue Raphael Gualazzi con “Sai (ci basta un sogno)” e “Senza Ritegno”, dalle melodie più delicate ed intimiste.
Dopo di che si presenta Daniele Silvestri con “A bocca chiusa”, una canzone al pianoforte accompagna da un traduttore della lingua dei segni Renato Vicini, volto a dare maggior enfasi al brano, e “Il bisogno di te”.
A calcare il palco dell’Ariston sono ora Simona Molinari e Peter Cincotti (Americano con origini piacentine) con “Dr. Jekyll and Mr. Hide” e “La felicità”: entrambe le canzoni hanno un ritmo orecchiabile e molto radiofonico, tanto da portare una ventata di allegria e freschezza al Festival.
È ora il momento di Marta sui Tubi, un gruppo senz’altro di “rottura” rispetto ai tradizionali artisti che siamo abituati a incontrare al Festival e quindi risultato forse non totalmente compreso dal grande pubblico, che si presenta con “Dispari” e “Vorrei”.
È poi il turno di Maria Nazionale con un look total fucsia che presenta “Quando non parlo” e “È colpa mia” un brano in napoletano scritto da Peppe Servillo, lento e malinconico.
A terminare è Chiara Galiazzo (ultima vincitrice del talent show XFactor), molto agitata ma dolce come sempre. La prima canzone è “L’esperienza dell’amore”, brano tipico sanremese ma non volto ad esaltare le capacità vocali dell’artista, seguito dal secondo pezzo intitolato “Il futuro che sarà”, scritto da Francesco Bianconi dei Baustelle.
LE CANZONI DELLA PRIMA SERATA CHE PROSEGUONO
Ad annunciare ogni volta le canzoni scelte dal pubblico e dalla giuria della stampa che potranno continuare nella gara sono stati personaggi noti in veste di “Proclamatori”, con i seguenti risultati:
Marco Mengoni con “L’essenziale”
Raphael Gualazzi con “Sai (Ci basta un sogno)”
Daniele Silvestri con “A bocca chiusa”
Simona Molinari e Peter Cincotti con “La felicità”
Marta sui Tubi con “Vorrei”
Maria Nazionale con “E’ colpa mia”
Chiara Galiazzo con “Il futuro che sarà”
NON SOLO MUSICA A SANREMO
Festival all’insegna della comicità, ma anche definito il più “politico” da molto tempo a questa parte.
Molto atteso era infatti l’intervento del comico genovese Maurizio Crozza, a cui era stata lasciata carta bianca sulla sua performance; l’ospite entra infatti nei panni dell’ex premier Silvio Berlusconi cantando “Formidable”. Il monologo viene però disturbato da alcuni soggetti in sala urlanti “Vai a casa”, “niente politica a Sanremo”. Il conduttore si vede costretto ad intervenire per placare le voci del pubblico, difendendo il comico che riesce poi a proseguire il suo show nei panni di Bersani, Ingroia e Luca Cordero di Montezemolo, ricevendo, al termine della sua esibizione, una standing ovation da parte del pubblico in sala.
Un’altra provocazione sul palco del festival della canzone: una coppia omosessuale italiana, composta da Stefano Olivari e Federico Novaro ha illustrato, con l’accompagnamento di alcune note di pianoforte e servendosi unicamente di cartelloni e sorrisi (senza quindi l’utilizzo di parole) la loro storia d’amore. Partendo da come si sono conosciuti, sino ad arrivare a spiegare come, nel tempo, sono arrivati alla decisione di unirsi in matrimonio giovedì 14 febbraio (il giorno di S.Valentino) a New York, poiché, come riportato nel loro ultimo cartellone “Le leggi del nostro paese non ce lo consentono”
La vera sorpresa della serata è stato però Totò Cotugno che, con il coro dell’Armata Rossa in divisa, canta “l’Italiano”, facendo della performance una gag da “Il meglio di Saturday Night Live”.
COMMENTI AL FESTIVAL
Non poteva chiedere di meglio Fabio Fazio che con una media di quasi 13 milioni di spettatori si colloca al quinto posto della classifica d’ascolti con un 49.70% di share medio. Dati molto importanti se si prende in considerazione anche il fatto che la gara canora è a ridosso di fatti di notevole rilevanza quali le elezioni politiche e le dimissione del pontefice. Nonostante la mancanza di veri e propri ospiti stranieri e italiani e la presenza di una satira prevalentemente incentrata sulla politica, i risultati ottenuti sono stati alquanto positivi, superando ogni più rosea aspettativa dal punto di vista degli ascolti, presentando, tra l’altro, brani discreti e orecchiabili.
LE PAGELLE DI MASSIMO CASALE DI SOUND CITY
Marco Mengoni – “Bellissimo” e “L’essenziale”
Tocca all’ex pupillo di Morgan aprire la manifestazione sanremese. Non sembra nella forma migliore, anche se la prima canzone (quella passata) convince più della seconda pur scritta dai bravi Pacifico-Nannini. Vediamo se nella prossima esibizione riuscirà ad essere più convincente. Voto 5,5
Raphael Gualazzi – “Sai (ci basta un sogno)” e “Senza ritegno”
Intenso e emozionante in enntrambi i brani. Un talento internazionale. Voto: 8
Daniele Silvestri – “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te (ricatto d’onor)
Porta a Sanremo due canzoni molto diverse tra loro. Sembra quasi abbia fatto una “Saliro 2” per fare in modo che a passare sia “A bocca chiusa”. Voto: 7
Simona Molinari con Peter Cincotti – “Dr Jekyill e Mr. Hyde” e “La felicità”
Cavalca il successo di Nina Zilli senza essere particolarmente originale. Voto 5,5
Marta sui tubi – “Dispari” e “Vorrei”
Buon rock indipendente italiano, però a Sanremo sono pesci fuor d’acqua. Voto: 7
Maria Nazionale – “Quando non parlo” e “E’ colpa mia”
Fuori tempo come testo, melodia e arrangiamento. Voto: 5
Chiara Galiazzo – “L’esperienza dell’amore” e “Il futuro che verrà”
Lei è molto brava, può diventare una grande interprete. Potrebbe vincere il Festival al suo esordio. Voto: 6.5
Martedì 12 febbraio 2013
PRESENTAZIONE SANREMO 2013
63esima edizione del molto atteso festival della canzone italiana dal 12 al 16 febbraio nel Teatro Ariston di Sanremo, condotto dall’inedita coppia Fabio Fazio e Luciana Litizzetto. Inedita per il palco dell’Ariston, ma già ben collaudata grazie al programma televisivo “Che tempo che fa”. Si preannuncia quindi essere un Festival alquanto divertente e “scoppiettante”, ma anche molto discusso: il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, ha infatti dichiarato che avrebbe preferito spostare la kermesse, in modo che non si accavallasse con le ultime settimane di tribuna elettorale. Ci si può forse aspettare, da parte di comici e presentatori, qualche battuta politicamente scorretta? In vista delle elezioni politiche e nel bel mezzo della crisi italiana l’intento è sicuramente quello di regalare leggerezza agli spettatori.
Interviste, notizie, commenti tutti i giorni su Radio Sound in collegamento diretto con il nostro inviato Matteo Magazzù alle 09:40 – 11:20 – 15:35 – 17: 15 più uno speciale di un’ora domenica mattina alle 11:30, in Fm sui 95 e 94,6 e sul web in tutto il mondo collegandosi al sito RadioSound95.com e Piacenza24.com
Al Festival gareggeranno 14 artisti per la sezione CAMPIONI e 8 per la sezione GIOVANI. Marco Presta e Antonella Dose, inoltre, apriranno ogni serata introducendoci nel Backstage per assaporare in anteprima il Festival.
Quest’anno nel Teatro dell’Ariston ci sarà una novità: la doppia canzone in gara. Ogni artista Campione, ha infatti la possibilità di presentare 2 brani, di cui solo uno rimarrà in gara. A decretare quale delle due canzoni proseguirà nella gara saranno il pubblico a casa e la Giuria della Stampa.
Prima serata (martedì 12 febbraio)
La prima puntata del Festival, in diretta in prima serata su Rai1, si aprirà con un tributo a Giuseppe Verdi, in onore del bicentenario della sua nascita. Successivamente si esibiranno 7 artisti Campioni: Chiara Galiazzo, Raphael Gualazzi, Maria Nazionale, Marta sui Tubi, Marco Mengoni, Simona Molinari con Peter Cincotti e Daniele Silvestri.
Ognuno di essi presenterà 2 canzoni, ma a continuare la gara sarà solo uno dei due brani, secondo il volere del pubblico e della Giuria della Stampa. Successivamente personaggi noti in veste di Proclamatori annunceranno i titoli dei pezzi destinati alla finale.
A inaugurare il festival come ospiti saranno I direttori d’orchestra Daniel Barenboim e Daniel Harding, il ballerino Lutz Foster e Maurizio Crozza, la cui partecipazione è stata confermata da Fabio Fazio, che su Twitter segnala la presenza del comico alla prima serata, lasciandogli carta bianca sulle sue intenzioni: “Cosa farà? Quello che vuole.” Ha commentato Fazio.
Seconda serata (martedì 13 febbraio)
La seconda serata prevede l’esibizione dei restanti 7 Artisti Campioni: Almamegretta, Annalisa, Simone Cristicchi, Elio e le Storie Tese, Max Gazzè, Malika Ayane e i Modà. Anch’essi, come i precedenti, presenteranno 2 brani, e si procederà come per la serata precedente per decretare quali brani saranno in finale. Successivamente, questa serata prevede l’esibizione di 4 artisti per la categoria Giovani. La votazione, in questo caso sarà mista: da parte del pubblico con il televoto e da parte della Giuria della Stampa del Festival. Saliranno inoltre sul palco dell’Ariston ospiti quali la top model israeliana Bar Refaeli, i Ricchi e Poveri, Neri Marcorè, e Beppe Fiorello.
Gli 8 giovani in gara:
Andrea Nardinocchi – Storia impossibile
Antonio Maggio – Mi servirebbe sapere
Blastema – Dietro l’intima ragione
Ilaria Porceddu – In equilibrio
Il Cile – Le parole non servono più
Irene Ghiotto – Baciami?
Paolo Simoni – Le parole
Renzo Rubino – Il postino (amami uomo)
Terza serata (giovedì 14 febbraio)
Nel corso della terza serata continua la gara per gli artisti Campioni, che presenteranno i 14 brani scelti in precedenza dalle giurie, con la differenza che la votazione avverrà solo da parte del pubblico a casa tramite il televoto. Verrà quindi individuata nel corso della serata una graduatoria provvisoria delle 14 “canzoni-artisti”. Successivamente si ascolteranno i restanti 4 artisti della categoria Giovani e si procederà in questo caso, come nella precedente serata, con un sistema di votazione misto, pubblico e Giuria della Stampa, con cui si arriverà a individuare le 2 “canzoni-artisti” che arriveranno alla quarta serata.
Quarta serata (venerdì 15 febbraio)
La quarta serata sarà la “Sanremo Story”, dedicata appunto alle canzoni che hanno fatto al storia del Festival, che verranno eseguite dai 14 artisti Campioni in gara, alcuni dei quali si esibiranno in coppia con altri artisti: Antonella Ruggiero con Marta sui Tubi, Emma con Annalisa Marrone, Franco Cerri con Simona Molinari e Peter Cincotti.
– Almamegretta : “Il ragazzo della via Gluck”
– Annalisa Scarrone: “Per Elisa”
– Chiara Galiazzo: “Almeno tu nell’universo”
– Daniele Silvestri: “Piazza grande”
– Elio e le storie tese: “Un bacio piccolissimo”
– Malika Ayane: “Cosa hai messo nel caffè”
– Elio e le storie tese: “Un bacio piccolissimo”
– Marco Mengoni: “Ciao amore ciao”
– Maria Nazionale: “Perdere l’amore”
– Marta sui Tubi: “Nessuno”
– Max Gazzè: “Ma che freddo fa”
– Modà: “Io che non vivo”
– Raphael Gualazzi: “Luce (tramonti a nord est)”
– Simona Molinari con Peter Cincotti: “Tua”
– Simone Cristicchi: “Canzone per te”
In fine vi sarà la finalissima della categoria Giovani, dove si procederà con una votazione mista (50% televoto, 50% giuria di qualità), e si arriverà in seguito a decretarne il vincitore.
Quinta serata (sabato 16 febbraio)
Nel corso dell’ultima serata del festival si esibiranno i 14 artisti Campioni in gara. Si voterà con un sistema misto: 50% giuria di qualità (composta da Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, Paolo Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli, Carlo Verdone e presieduta da Nicola Piovani), 25%pubblico con televoto e il restante 25 % in base ai risultati ottenuti dalla serata di giovedì. Le tre canzoni che avranno ricevuto il maggior numero di voti concorreranno successivamente per la finalissima, dove si procederà a una seconda votazione da parte del pubblico e della Giuria di Qualità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore e delle seguenti canzoni –artisti del secondo e terzo posto. L’ultima serata del festival ospiterà inoltre Andrea Boccelli e Bianca Balti.
I pronostici di Sanremo 2013
Durante la conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo iniziano a circolare i primi pronostici sul futuro vincitore. Chi sarà il favorito?
Secondo le quote della Snai, la vittoria potrebbe spettare a Malika Ayane (finalista nell’edizione del 2010), a i Modà (che nel 2011 si sono aggiudicati il secondo posto nel duetto con Emma Marrone) e alla neo vincitrice di XFactor, Chiara Galiazzo. Il suo recente trionfo nel talent show le garantisce infatti possibilità di conquistarsi la vittoria.
L’aver partecipato a talent show televisivi non è un fattore da sottovalutare nei pronostici sui vincitori tanto che, dietro di loro, si piazzano Marco Mengoni (anche lui vincitore di XFactor) e Annalisa Scarrone (proveniente da Amici , il talent Show di canale5)
La moda di Sanremo 2013
Ancora una volta si parla di stile sul palco dell’Ariston. Due bellezze da passerella, ma con una classe totalmente diversa tra loro, si susseguiranno al Festival: Bianca Balti e Bar Refaeli.
Bianca Balti, la donna italiana per eccezione, femminile e sensuale, sarà l’emblema della casa di moda D&G: da capo a piedi, con accessori, profumo e make up targati Dolce and Gabbana. L’abito sarà in pizzo, ma il colore rimane ancora top secret.
Per quanto riguarda invece la top model brasiliana Bar Refaeli , si vocifera che Roberto Cavalli abbia proposto per lei abiti dai colori molto forti, dal fucsia al bianco al rosso. Le scarpe di certo saranno rigorosamente Jimmy Choo, ed arriveranno disegnate appositamente per lei. Per quanto riguarda i gioielli Chopard farà recapitare alla modella un collier milionario.
Ma le due bellezze non saranno le uniche a calcare il palcoscenico del Festival: una terza presenza sarà infatti quella di Luciana Litizzetto che, come sempre, scherza sul fattore bellezza. “In 48 anni non ho mai provato cosi tanti vestiti” afferma la conduttrice. Sicuramente anche Luciana lascerà tutti a bocca aperta, sfoggiando un look interamente made in Italy.
Per gli uomini, invece, la questione è sempre meno complessa: per Fabio Fazio, infatti, sono già pronti gli smoking che indosserà nelle cinque serate, reinterpretati da Ennio Capasa per Costume National.
Dimissioni del pontefice e Sanremo: le attenzioni al voto diminuiscono
”Se avessimo voluto fare politica, ci saremmo candidati: e invece io faccio il saltimbanco e lui il presentatore”. Esordisce cosi Luciana Litizzetto, alle porte del più atteso, ma anche più discusso Festival della canzone italiana degli ultimi anni.
Soggetto a molte polemiche di carattere politico questo festival si trova anche a ridosso di un altro avvenimento di carattere internazionale: l’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI ha sconvolto il mondo della comunicazione. I notiziari danno quindi priorità a questo fatto di notevole rilevanza, seguito dalla kermesse canora e, solo in ultimo, alle elezioni politiche, che quindi si trovano soggette ad un effetto di sordina mediatica. Quanti ascolti avranno ora gli interventi dei leader dei partiti politici? Come reagiranno di fronte a ciò?