Intervista a Ilaria Cucchi, che questa sera sarà a Piacenza, presso la sala convegni in via Giordano Bruno alle 21. (Audio completo in allegato a fondo pagina). La sorella di Stefano, la cui morte violenta dopo l’arresto fece il giro d’Italia, ora corre con la lista Rivoluzione Civile. Prima dell’incontro l’abbiamo raggiunta telefonicamente per farci spiegare quali sono alcuni dei diritti negati. Su tutti, ha sottolineato, il problema delle carceri, di cui soffre anche Piacenza: “Allo stato attuale sono vere e proprie discariche sociali, stracolme di derelitti senza alcune pericolosità sociale” ha spiegato. Ma ci sono anche altri temi, strettamente collegati alla giustizia e alla detenzione: “Per esempio la tortura. Il nostro paese è l’unico a non aver ancora introdotto questa legge. Continuiamo a rimandare e prendere sanzioni dall’Europa. E a rispondere che l’Italia non ne ha bisogno. Siamo migliori degli altri? Non è così” ha sottolineato con forza.
Ma Ilaria Cucchi, per l’esperienza drammatica vissuta dal fratello (deceduto a causa delle mancate cure dei medici, durante la custodia cautelare), si è sentita anche di affermare che in Italia “la legge non è uguale per tutti”. Infatti, secondo la candidata di Rivoluzione Civile, “si parla troppo poco di diritti negati, ci sono diseguaglianze alle quali ci siamo abituati. La mia battaglia è proprio questa. Ho conosciuto, per il mio vissuto, che non siamo tutti uguali. Che gli ultimi sono diversi dai primi se non ci sarà un cambio radicale”.
Infine ha lanciato le sue proposte, che vanno sempre nel senso di una legge più giusta e maggiormente attenta a chi ha meno possibilità di difendersi: “Nell’immediato le leggi già ci sono, rafforzando semplicemente le misure alternative per arrivare nel tempo ad una amnistia per i reati minori. Basta non continuare a realizzare strutture carcerarie destinate a riempirsi. Investiamo i soldi nell’istruzione, dove ce n’è davvero bisogno”.