E’ stata formalizzata ieri, giovedì 7 febbraio, la decisione con cui il giudice del Tribunale di Piacenza Antonino Fazio ha accolto l’eccezione sollevata dall’Avvocatura comunale di fronte alla richiesta di risarcimento presentata, nei confronti dell’ente, dalla società Studio & Partners. La sentenza stabilisce infatti che la ditta avrebbe dovuto rivolgersi – già all’epoca dell’annullamento della prima gara per il Palazzo degli Uffici – alla giustizia amministrativa anziché, come invece è avvenuto dopo la partecipazione al secondo bando di gara emanato dal Comune, intentare un’azione civile.
“La decisione del giudice è stata recepita con soddisfazione dall’Amministrazione comunale – spiega la dirigente, avvocato Elena Vezzulli – perché di fatto pone seri limiti alla possibilità che vadano a buon fine sia questa, sia l’unica istanza rimasta di risarcimento del danno in merito alla vicenda”.
Come si ricorderà, la società Studio & Partners si aggiudicò la prima gara bandita dal Comune di Piacenza per la realizzazione del Palazzo degli Uffici, poi annullata in seguito alla scoperta che il noto creativo Aldo Cibic, non essendo architetto laureato, non avrebbe potuto fare parte della Commissione. L’impresa vincitrice, assistita dallo studio legale Corabi di Milano, aveva intentato una causa civile presso il Tribunale di Piacenza nei confronti del dirigente comunale Taziano Giannessi, responsabile del procedimento, difeso dall’avvocato Marco Morlacchini. Nella causa erano stati coinvolti anche i Lloyds, compagnia assicurativa del Comune e dei suoi dirigenti.
“L’Amministrazione si era costituita a sostegno dell’architetto Giannessi e l’Avvocatura comunale – commenta la dirigente Elena Vezzulli – aveva da subito sollevato l’eccezione della carenza di giurisdizione del giudice civile, a favore della magistratura amministrativa cui la società avrebbe dovuto rivolgersi al tempo dell’annullamento della gara. Studio & Partners, invece, partecipò alla seconda gara, e solo dopo molto tempo, quando non riuscì ad aggiudicarsi la seconda gara relativa alla sola progettazione, decise intentare l’azione civile”.