Foti: “Agricoltura nostro polmone, va incentivata e non trascurata”

Troppo carico burocratico (due euro per ogni ora di lavoro) per le imprese agricole; pesante e “ingiustificata” imposizione dell’Imu su terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole (magari usati come ricovero mezzi); uno statico accesso al credito agricolo, vincolato a un’imposizione ormai vetusta; e la necessità di tutelare i prodotti tipici dalla contraffazione a beneficio della qualità. Fratelli d’Italia punta anche alle migliorie legislative nel settore agricolo per rilanciare un fattore “che rappresenta un fiore all’occhiello per Piacenza e per l’Italia. Il nostro è un territorio vocato all’agricoltura, è il polmone della nostra economia, non si può declassarla o trascurarla”. A dirlo è il capolista Tommaso Foti che ha tracciato un quadro a tinte fosche del comparto agricolo nella nostra provincia. “Una provincia come la nostra deve avere un ruolo per quanto riguarda il comparto agricolo in occasione dell’Expo 2015 – ha aggiunto – io penso che sia un presidio di natura economica e di contribuzione al Pil locale ancora fondamentale. Intorno ad essa bisogna avere la capacità di crederci”. Qualche dato sulla flessione del nostro comparto agricolo: nel 2011 si registrano 5216 imprese a fronte delle 9mila del Duemila. Una contrazione che ha una corrispondenza anche a livello nazionale (oltre 32%). Per quanto riguarda la dimensione media si registra una superficie più ampia a disposizione delle impree. A Piacenza come in tutta Italia la conduzione delle imprese agricole resta famigliare ed è necessaria una presenza di manodopera straniera. Inoltre sono sempre meno gli under 35 impegnati nel settore: “Bisogna tornare a incentivare questo impiego per il nostro tessuto”.

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