Sabato 9 febbraio alle 21 al Teatro Trieste 34 va in scena “MADAMA BOVARY” scritto e interpretato da Lorena Senestro e liberamente ispirato a “Madame Bovary” di Gustave Flaubert con brani tratti da Guido Gozzano e altri autori. Musiche originali di Eric Maestri – Costumi di Stefania Berrino e disegno luci Roberto Tarasco. Regia di Massimo Betti Merlin e Marco Bianchini. Produzione Teatro della Caduta con il sostegno della Regione Piemonte
SPETTACOLO FINALISTA PREMIO SCENARIO 2011 STAGIONE TEATRALE 2012-13 TEATRO STABILE DI TORINO
L’universo di Flaubert e l’ambientazione di Madame Bovary sono prossimi alla bruma che aleggia sui prati della pianura padana, ai personaggi che popolano una certa piemontesità. Individuano i caratteri propri della vita di provincia, la provincia nella sua dimensione assoluta, esistenziale. Lorena Senestro reinventa una Emma Bovary dei nostri giorni, in chiave piemontese. I personaggi e le atmosfere del romanzo, oltre che per bocca di Flaubert, sono rievocate attraverso versi di Guido Gozzano e filtrate dall’autobiografia dell’attrice – che è anche autrice del testo. Lo spettacolo pone al centro l’attore e le sue potenzialità espressive, alla riscoperta della modernità e della forza evocativa dei classici della letteratura a teatro. Coniuga nuova drammaturgia e teatro d’attore, sperimentazione linguistica e tradizione dialettale. Affronta tematiche di attualità: la paura di agire; le false chimere; la dialettica tra città e provincia, tra nuovo e tradizione. Attraverso un’altalena di sensazioni, situazioni e registri, lo spettatore viene condotto in un mondo inventato, generato dall’immaginazione creatrice di Emma Bovary. Sfilano tematiche di grande attualità quali la paura di agire, le false chimere, la dialettica tra città e provincia, tra nuovo e tradizione. “[…] Nel suo abito vagamente nuziale, l’inquieta cacciatrice di eros scilla tra oscilla tra lingua e dialetto, tra dramma e sarcasmo, entrando e uscendo dal personaggio la cui fatuità ha dato il nome a un disturbo comportamentale. Ma la Senestro non ci racconta una patologia. E’troppo attrice per negarsi la gioia del divertimento e dello sfottò. Vive perciò situazioni sentimentali che si trasformano in desiderio e paura, disegna piroette verbali che svelano una grande intelligenza interpretativa.” Osvaldo Guerrieri (La Stampa)
” […] Madama Bovary di Lorena Senestro (Torino), brava attrice, colta e intelligente, che cerca il bovarismo nella sua biografia tra italiano e dialetto piemontese…” Claudia Cannella (Direttore Responsabile di Hystrio) ” […] Lorena Senestro, autrice e attrice intelligente e acuta, evita il melodramma e la retorica e opta per quell’ironia, certo velata da consapevole e nostalgica malinconia, che l’amato Gozzano scelse quale arma per affrontare l’insanabile inospitalità del nostro mondo” Laura Bevione (Hystrio)
“È una monologante di classe Lorena Senestro, che ha scritto ed incarnato Madama Bovary ospite del cartellone 2012 del Teatro Stabile di Torino. E’ la risposta piemontese a tanto teatro italiano vernacolare, che non si perita di sdoganare in ogni dove dialetti di territori lontani, […] questo soliloquio ha i documenti in regola per il circuito di tutto il bel paese, la Bovary della giovane attrice, torinese d’elezione, può calcare l’Italia, anche per l’estrema agilità dell’allestimento. […] Ci si goda il talento di una commediante, innamorata del palcoscenico.” Maura Sesia (Sistema Teatro Torino)
“Di grande efficacia e coinvolgimento emotivo, un testo colto e spiritoso, con frammenti in dialetto, dentro e fuori il personaggio;[..] Lorena Senestro è molto brava nel far scorrere questo flusso di parole che, prendendo spunto da Flaubert, evoca terre piemontesi e stati d’animo senza tempo