Ritorna a Piacenza per le scuole primarie lo spettacolo di Teatro Gioco Vita “Piccolo Asmodeo”, una favola sul bene e sul male di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi. Appuntamento al Teatro Comunale Filodrammatici da martedì 5 a venerdì 8 febbraio sempre alle ore 10 nell’ambito della Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco” proposta dal Teatro Stabile di Innovazione con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza – Assessorato alla Cultura.
Interpretato da Tiziano Ferrari, con Davide Rigodanza alle luci e fonica, lo spettacolo vede la regia e le scene di Fabrizio Montecchi, i disegni di Nicoletta Garioni, le musiche di Michele Fedrigotti e le sagome di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari. L’adattamento teatrale del testo “Lilla Asmodeus” di Ulf Stark è stato curato da Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi.
Con sottile ironia ma anche con delicata poesia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, “Piccolo Asmodeo” ci racconta, senza mai cadere in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust.
«Quello che ho capito – spiega il regista Montecchi – è che ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, o ironia, o con comicità ma di cose serie. “Piccolo Asmodeo” è una storia così. Che fa ridere, pensare e forse anche commuovere».
Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai, abita Piccolo Asmodeus, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa, e questo per la sua famiglia è un grande problema. Per riparare a questo Asmodeus viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra. Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, inizia così uno strampalato viaggio sulla terra trovandosi coinvolto in una girandola di incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”.
Alla fine della sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina…